Cronache

Indebitati per tasse. Lo Stato ha fallito

L'ingiustizia è palese per chiunque si sia visto recapitare cartelle esattoriali

Indebitati per tasse. Lo Stato ha fallito

I citatori di professione della «Costituzione più bella del mondo» sono di solito incantati dalla genericissima affermazione sull'Italia «Repubblica fondata sul lavoro». Oltre l'articolo 1, ci sarebbero però altre norme degne di interesse. Come il 53, secondo cui «tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva», norma considerata vincolante da sentenze della Consulta. Eppure, la sconfortante testimonianza in Parlamento del capo di Equitalia Ernesto Maria Ruffini, conferma che la Costituzione è disattesa sistematicamente. Certo, pagare le tasse è un dovere. Ed è vero, nel novero dei 21 milioni di contribuenti che risultano indebitati con l'erario ci saranno tanti indifendibili furbetti. Ma il fatto che il fenomeno sia così esteso, e che oltre metà delle cartelle valga meno di mille euro, ribalta le accuse contro il Fisco. Se uno non paga le tasse è un evasore, se un contribuente su due non riesce a pagarle senza incorrere in storture, errori e sviste che conducono al tunnel della cartella esattoriale, significa che è lo Stato a sbagliare modo e misura. Se in tanti sono costretti addirittura a indebitarsi per pagare le tasse, è la prova che lo Stato ha perso di vista il limite della «capacità contributiva». Milioni di italiani non avrebbero bisogno di questa conferma statistica. L'ingiustizia è palese per chiunque si sia visto recapitare cartelle esattoriali con importi dieci, venti volte superiori alla cifra non pagata, chiunque abbia dovuto combattere perché si è visto chiedere di pagare, maggiorate, somme già versate, chiunque abbia dovuto combattere con l'iniquità degli studi di settore (strenuamente difesi dalla stessa parte politica che alla fine li ha aboliti). Non si tratta di difendere chi evade, ma i cittadini vessati da un Fisco inefficace, visto che poi non riesce a riscuotere la gran parte dei crediti. Ed è falso anche lo slogan «pagare meno per pagare tutti». Il fondo creato con il recupero dell'evasione non è mai stato usato per abbassare l'esagerata pressione fiscale. E a dirlo non sono gli evasori, ma la Corte dei conti: «La politica fiscale ha impresso forti accelerazioni alla dinamica delle entrate ma non è stata efficace nel rafforzare il sistema tributario ponendo i presupposti per una riduzione della pressione fiscale».

Altro che bellezza delle tasse.

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