Cronache

Insegnanti e ragazzi: 300mila in piazza con il Papa per la scuola

Il pontefice: "Questa è una festa, non un lamento. Nessuno ci rubi l'amore per la scuola"

Insegnanti e ragazzi: 300mila in piazza con il Papa per la scuola

"L’educazione non può essere neutra: o è positiva o è negativa. O arricchisce o impoverisce. O fa crescere la persona o ladeprime, persino può corromperla. È sempre più bella una sconfitta pulita che una vittoria sporca". Papa Francesco si rivolge così ai 300mila bambini e insegnanti giunti in piazza San Pietro per la giornata sulla scuola organizzata dalla Cei a favore del diritto di scegliere l'istruzione migliore per i propri figli.

"Famiglia e scuola non vanno contrapposte"

La scuola "è un luogo di incontro", ha detto il Papa. "La scuola non è un parcheggio, è un posto di incontro nel cammino. Si incontrano i compagni; si incontrano gli insegnanti; si incontra il personale assistente. I genitori incontrano i professori; il preside
incontra le famiglie, eccetera. E` un luogo di incontro. E noi oggi abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro, per conoscerci, amarci. E questo è fondamentale nell'età della crescita, come complemento alla famiglia"."La famiglia - ha detto ancora il Pontefice - è il primo nucleo di relazioni: la relazione con il padre e la madre e i fratelli è la base, e ci accompagna sempre nella vita. Ma a scuola noi socializziamo: incontriamo persone diverse da noi, diverse per età, per cultura, per origine... La scuola è la prima società che integra la famiglia. La famiglia e la scuola non vanno mai contrapposte. Sono complementari, e dunque è importante che collaborino, nel rispetto reciproco. E le famiglie dei ragazzi di una classe possono fare tanto collaborando insieme tra di loro e con gli insegnanti. Questo fa pensare a un proverbio africano tanto bello: 'Per educare un figlio ci vuole un villaggio. Per educare un ragazzo ci vuole tanta gente, famiglia, scuola, insegnanti, personale assistente, professori, tutti'. Vi piace questo proverbio africano? Diciamolo insieme: per educare un figlio ci vuole un villaggio".

L'amore per la scuola

Papa Francesco ha reso omaggio alla sua "prima insegnante, una maestra che mi ha preso a 6 anni, al primo livello della scuola. Mai ho potuto dimenticarla. Sono andato a trovarla tutta la vita fino a quando è mancata a 98 anni. Amo la scuola perché quella donna mi ha insegnato ad amarla". Poi ha rivolto a tutti un accorato appello: "Per favore, non lasciamoci rubare l’amore per la scuola. Ed a tutti, ai bambini e ai ragazzi chiedo di fare una preghiera per coloro che educano, i genitori e gli insegnanti". Con questa esortazione Papa Francesco ha concluso il maxi-raduno del mondo della scuola promosso dalla Cei. "La scuola - ha ricordato - è la prima società che integra la famiglia. La famiglia e la scuola non vanno mai contrapposte. Sono complementari, e dunque è importante che collaborino, nel rispetto reciproco.

E le famiglie dei ragazzi di una classe possono fare tanto collaborando insieme tra di loro e con gli insegnanti: abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro".

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