Economia

Istat, record storico di occupati in Italia: siamo al 59,4%

Mai così tanti occupati in Italia dall'inizio delle rilevazioni storiche nel 1977: il 59,4%. In aumento, soprattutto, i lavoratori della fascia d'età compresa tra i 25 ed i 34 anni. La disoccupazione resta stabile al 9,7%

Istat, record storico di occupati in Italia: siamo al 59,4%

Ogni tanto, una buona notizia arriva anche dal mondo del lavoro. I dati Istat freschi di giornata indicano il più alto d'asso d'occupazione di sempre: il 59,4% che segna il record storico dal 1977, cioè dall'inizio delle serie storiche ricostruite.

Questo ulteriore incremento occupazionale conferma il trend positivo che era già iniziato durante il primo semestre del 2019. Su base annua, gli occupati aumentano di 285.000 unità.

Novembre 2019 da record

Dopo l'incremento occupazionale del primo semestre dello scorso anno e l'andamento altalenante del terzo trimestre, nel mese di novembre 2019 si è confermata la tendenza alla crescita già registrata a ottobre con un aumento degli occupati di 41 mila unità rispetto al mese precedente (+0,2%) ed un tasso di occupazione che sale, così al valore record mai registrato prima di 59,4% (+0,1 punti percentuali).

L'aumento dell'occupazione, spiega l'Istituto, è trainato dai dipendenti permanenti e da una rilevante crescita del tasso di occupazione dei giovani nella fascia 25-34 anni, mentre calano i lavoratori a termine e gli indipendenti. Contestualmente, si registra una lieve crescita del numero di disoccupati e un calo dell'inattività, che scende ai valori minimi storici. Il tasso di disoccupazione risulta comunque stabile al 9,7%.

I dati Istat

Come riportato dal comunicato stampa dell'Istat di questa mattina, l’andamento dell’occupazione è la sintesi di un aumento della componente femminile (+0,3%, pari a 35 mila lavoratrici in più) e di una sostanziale stabilità di quella maschile. Gli occupati crescono tra i 25-34enni e gli ultracinquantenni, mentre calano nelle altre classi d’età; al contempo, aumentano i dipendenti permanenti (+67 mila) a fronte di una diminuzione sia dei dipendenti a termine (-4 mila) sia degli indipendenti (-22 mila).

Risultano in crescita anche le persone in cerca di lavoro (+0,5%, pari a 12 mila unità nell’ultimo mese). L’andamento della disoccupazione è, invece, in leggero aumento per gli uomini (+1,2%, pari a 15 mila unità) ma in lieve diminuzione tra la donne (-0,2%, pari a 3 mila unità); crescono i disoccupati Under 35, diminuiscono lievemente gli occupati tra i 35 ed i 49 anni e risultano stabili gli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione risulta comunque stabile al 9,7%.

Su base annua, l’occupazione risulta in crescita (+1,2%, pari a 285 mila unità in più) e l’espansione riguarda sia le donne sia gli uomini di tutte le classi d’età con l'eccezione della fascia d'età 35-49. Tuttavia, al netto della componente demografica, la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell’anno è trainata dai dipendenti (+325 mila in totale) ed in particolare dai lavoratori permanenti (+283 mila), mentre calano gli indipendenti (41 mila in meno).

Nell’arco dei dodici mesi, l’aumento degli occupati si accompagna ad un calo sia dei disoccupati (-7,1%, pari a -194 mila unità) sia degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,5%, pari a -203 mila).

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