Cronache

"L'attentato di Barcellona? Pianificato da predicatori d'odio stile Lega e CasaPound"

Il post di Cristiano Sabino, professore e indipendentista sardo, su Barcellona: "Questo attentato sembra pianificato da predicatori d'odio di stampo fascista"

"L'attentato di Barcellona? Pianificato da predicatori d'odio stile Lega e CasaPound"

"Attaccare una città così aperta, cosmopolita e solidale con i migranti come Barcellona è un atto molto sospetto. Questo attentato sembra pianificato da predicatori d'odio di stampo fascista (stile salviniani e casapound) per trasformare la nostra società aperta e plurale in un campo di guerra tra razze rivali".

La sua analisi Cristiano Sabino la affida nelle braccia aperte di Facebook, nel suo profilo che vuole essere una casa per scambiarsi "informazioni e progetti per una Sardegna libera, indipendente, sovrana, multietnica, pacifica e pacifista, antifascista e antirazzista". Tutto un programma. Il ragionamento di Sabino sull'attacco della Rambla è limpido, chiaro e non lascia molto spazio all'immaginazione (almeno per come è scritto): l'attentato sembra "pianificato da predicatori di odio" (non da islamici) per promuovere una "guerra tra razze rivali" (e non la vittoria di Allah sull'Occidente). Opinione leggittima, per carità. Ma che ha scatenato un polverone di polemiche (e ignobili insulti) contro questo sassarese classe 1979, divenuto un punto di riferimento per i "compagnio patrioti" indipendentisti sardi. Tutto falce, martello e quattro mori.

Ultimamente Sabino ha scritto un libro intitolato "Compagno T. Lettere a un comunista sardo", edito da Condaghes (le foto della presentazione sono sul suo profilo). Nella biografia dell'autore è scritto che da giovanissimo frequentò il circolo "Spazio Rosso", che a Pisa militò nel movimento antagonista e che nel 2001 manifestò contro il G8 a Genova. Poi il rientro nell'isola. Qui "partecipa alla fondazione di A Manca pro s´Indipendentzia, nella quale Sabino ricoprirà vari incarichi fino a diventarne portavoce". Oggi è docente di filosofia e storia al liceo e "prosegue la sua militanza politica" nelle fila dell'indipendentismo.

E così tra antifascismo e patriottismo sardo, Sabino è caduto su un post. Dove collega l'attacco di Barcellona, in cui hanno perso la vita 14 persone, alle idee politiche di Lega Nord e CasaPound. Dopo gli insulti, il professore ha precisato il suo pensiero, spiegando che "non ho mai detto e neppure pensato che la strage di Barcelona non sia stata organizzata dall’ISIS, non ho né prove né indizi in questo senso. Dico solo che l’ISIS fa il gioco dell’estremismo di destra e che quest’ultimo cavalca tali fatti per avallare le proprie distopie su un’Europa fortezza, suprematista bianca, imperialista e segregazionista". Insomma: non è colpa della Lega, ma poco ci manca. Secondo Sabino, infatti, "esiste convergenza nelle finalità politiche tra terrorismo jihadista e fascismo europeo e cioè la volontà di esacerbare le masse arabe presenti in Europa e trasformare quest'ultima in un campo di battaglia tra 'razze'". Chiaro, no? "Portare avanti politiche islamofobe securitarie, repressive, anti immigrazione a timbro fanatico-religioso come fanno i fascisti e i razzisti di tutte le parrocchie - conclude Sabino - significa fare il gioco dei terroristi ed esserne moralmente e politicamente complici".

Alla fine è sempre colpa degli xenofobi.

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