Cronache

Lavoratori Guess rischiano il licenziamento: "Belen aiutaci tu"

L'azienda Guess ha deciso di delocalizzare il punto vendita fiorentino per spostarlo a Lugano. I dipendenti disperati chiedono aiuto alla testimonial del brand

Lavoratori Guess rischiano il licenziamento: "Belen aiutaci tu"

L'azienda Guess sposterà gli uffici da Firenze a Lugano, 90 lavoratori rischiano di perdere il lavoro e si appellano a Belen: "Aiutaci tu!".

"Le funzioni di sviluppo, prodotto e stile che fino ad ora sono state gestite dalla struttura fiorentina verrano delocalizzate a Lugano" - con queste parole l'azienda Guess ha comunicato a novanta sui lavoratori la chiusura del punto vendita a Firenze. Dal 18 marzo, quindi, sono iniziate le proteste e gli scioperi dei dipendenti fiorentini. Il portavoce della multinazionale ha però spiegato che alcuni lavoratori verranno assunti nel punto vendita svizzero.

Ma i dipendenti non ci stanno e chiedono aiuto ai sindacati che si sono organizzati per incontrare i vertici dell'azienda. La disperazione dei novanta lavoratori, negli ultimi giorni, si sta facendo sempre più acuta tanto che una dipendente a rischio licenziamento ha fatto un appello a Belen Rodriguez, testimonial del brand. "Abbiamo chiesto a Belen di solidalizzare con noi aiutandoci a rendere pubblica la nostra situazione" - ha spiegato una dipendente durante un intervento al programma "Stanza Selvaggia".

I novanta lavoratori non vogliono che la showgirl prenda una posizione o comprometta il suo rapporto di lavoro con i vertici aziendale. "A Belen chiediamo solo di rendere pubblico il fatto" - ha specificato la dipendente. I lavoratori hanno anche inviato una lettera aperta all'amministratore delegato di Guess, Victor Herrero, per sensibilizzarlo sulla loro situazione.

"I dipendenti italiani ritengono tale decisione assolutamente sbaglaita. In Svizzera Guess non troverà le competenze necessarie per il suo progetto.

L'Italia e Firenze sono un sorta di Silicon Valley della moda e del gusto, la scelta di Guess sarebbe paragonabile alla delocalizzazione del centro di sviluppo del software di Apple dalla California al Canada" - si legge nella lettera rivolta a Victor Herrero.

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