Cronache

"Corona è stato trattato come Totò Riina"

Ivano Chiesa, avvocato di Fabrizio Corona, difende il suo assistito nel processo che lo vede imputato per sottrazione fraudolenta di beni al fisco: "Ritengono Corona l'incarnazione del male e lo vogliono eliminare"

"Corona è stato trattato come Totò Riina"

"Questo processo è basato sul niente: i moralisti non ti perdonano nulla se ti ritengono l'incarnazione del male e ti vogliono eliminare". Ivano Chiesa, avvocato di Fabrizio Corona, usa parole durissime per difendere il suo assistito nel processo che lo vede imputato al tribunale di Milano per sottrazione fraudolenta e intestazioni fittizia di beni. Il pm Alessandra Dolci, titolare del fascicolo, ha chiesto di condannare Corona a cinque anni di carcere. Ma il suo avvocato Chiesa non ci sta e nella sua requisitoria in tribunale ha usato frasi pesanti come macigni.

"Se Fabrizio Corona avesse detto dei 2 milioni di euro nascosti in un controsoffitto, sarebbe stato come "Apocalypse Now": sarebbe successo di tutto e lo avrebbero arrestato di nuovo" - ha dichiarato in aula il legale del noto personaggio televisivo - che ha aggiunto di "avere chiamato a testimoniare 190 persone. Ma siccome siamo persone perbene e ci avete fatto capire che bastava così, abbiamo rinunciato".

Il legale di Corona ha attaccato duramente anche l'Agenzia delle Entrate: "Qui c'è un problema fiscale. Corona ha 9 milioni di euro da pagare all'Agenzia delle Entrate. Da 2 che erano sono diventati 9. Quando comincerete a processare per usura l'Agenzie delle Entrate?".

Parole di fuoco seguite d un appello alla corte che assomiglia tanto a una richiesta di clemenza. "Se lo condannate a 5 anni non lo condannate davvero a 5 anni, lo condannate a 13 anni", ha concluso l'avvocato Chiesa, che ha chiesto di assolvere il suo assistito. Il riferimento è ai cinque anni di carcere che il noto fotografo dei Vip deve ancora scontare per due condanne definitive, confermate dalla Cassazione, per estorsione e trattamento illecito di dati personali in una vecchia storia risalente a quando Corona paparazzava calciatori famosi in momenti di vita privata.

Non è stata una settimana facile per Corona, già balzato agli onori delle cronache per la sfuriata di martedì contro il pm durante un'udienza dell'indagine che lo vede imputato per i 2,7 milioni di euro in contanti nascosti nel controsoffitto e in due cassette di sicurezza nelle sue case in Svizzera e Austria.

Insieme a Corona è finita sotto processo anche la sua collaboratrice Francesca Persi, che per conto del fotografo e titolare della società Atena spa aveva nascosto all'estero tutti quei soldi, intascati in nero al termine delle sue "ospitate" in vari locali della penisola.

Commenti