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"L'emergenza va gestita non subita"

La nostra riunione nel formato MED9 del 29 settembre si preannuncia come particolarmente importante e tempestiva

"L'emergenza va gestita non subita"

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La nostra riunione nel formato MED9 del 29 settembre si preannuncia come particolarmente importante e tempestiva. Penso in particolare all'aggravarsi della pressione migratoria di massa (...)

(...) verso i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, che rende essenziale accelerare l'attuazione della strategia multidimensionale che abbiamo delineato al Consiglio Europeo dello scorso febbraio. Ciò anche al fine di continuare a preservare l'unità tra tutti gli Stati membri UE, tenuto conto che progressi tangibili sulla dimensione esterna della migrazione non potranno che riflettersi positivamente anche sulla sua dimensione interna.

Sono pienamente consapevole che una soluzione strutturale del fenomeno migratorio - implicando la costruzione di partenariati virtuosi con i Paesi di origine e transito e una lotta senza quartiere agli odiosi traffici di esseri umani che affliggono in particolare il Mediterraneo - non possa realizzarsi dall'oggi al domani. Ritengo tuttavia che sia un nostro preciso dovere, nei confronti dei nostri cittadini come di coloro che mettono ogni giorno a rischio la propria vita per entrare illegalmente in Europa, continuare a lavorare senza sosta per ottenere progressi operativi anche nell'immediato. I 10 punti, elencati dalla Presidente della Commissione Europea in occasione della visita congiunta che abbiamo compiuto a Lampedusa lo scorso 17 settembre, offrono una concreta indicazione di rotta. Resta imperativo altresì, anche per la stessa credibilità dell'Unione Europea, concludere rapidamente il negoziato sulla riforma del Patto Asilo e Migrazione, sbloccando l'impasse venutasi a creare in Consiglio sul «Regolamento Situazioni di Crisi».

Il previsto focus del Vertice MED9 sulle relazioni con il Partenariato meridionale e sulle priorità dell'agenda europea offre in particolare l'occasione per concordare una strategia comune per ribadire l'importanza, a partire dal Consiglio Europeo informale di Granada del prossimo 6 ottobre, di attuare quella che sempre a febbraio abbiamo definito una risposta europea ad una sfida europea, dando anche un chiaro segnale di sostegno per una rapida implementazione del Memorandum d'intesa UE-Tunisia e nel quadro di una collaborazione strutturata con le agenzie specializzate delle Nazioni Unite.

Una tale unità di intenti operativa potrà, a mio avviso, non solo confermare le potenzialità del formato MED9 ma, allo stesso tempo, contribuire attivamente al raggiungimento di un risultato essenziale per tutti gli Stati membri: che l'Unione Europea possa finalmente iniziare a gestire, piuttosto che continuare a subire, il fenomeno migratorio.

Giorgia Meloni

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