Cronache

Con l'estate anche le prostitute vengono trasferite al mare: quaranta arresti a Pavia

Scoperta un'organizzazione criminale che costringeva le prostitute ad abbandonare le città nei periodi estivi: quaranta arresti

Con l'estate anche le prostitute vengono trasferite al mare: quaranta arresti a Pavia

Con il caldo, si sa, le città si svuotano e il commercio ne risente. Anche quello illegale della prostituzione. Così un'organizzazione criminale con sede a Pavia aveva ben pensato di trasferire le "proprie" lucciole nelle località di villeggiatura per compensare i mancati guadagni.

È quanto è emerso dall’operazione internazionale contro lo sfruttamento della prostituzione che ha portato all'arresto di 40 persone a Pavia, ma anche ad Asti, Macerata, e all’estero in Romania, in Belgio, in Germania e in Albania. Si tratta di romeni, albanesi e italiani a cui vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata al reclutamento, agevolazione, induzione, favoreggiamento anche a mezzo di pubblicità, nonché sfruttamento della prostituzione, con l’aggravante della transnazionalità.

L’organizzazione gestiva una settantina di donne maggiorenni e straniere che d’estate venivano costrette dagli sfruttatori ad andare "in vacanza" nelle località balneari più rinomate (Sanremo, Rimini, Lignano Sabbiadoro, Jesolo) prostituendosi con i turisti, per pagare il soggiorno e recuperare così le entrate di denaro, altrimenti ridotte a causa dell’esodo estivo dei propri clienti dalle città del nord.

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