Cronache

L'imam Breigheche: "Dateci uno spazio in tv autogestito"

Aboulkheir Breigheche, portavoce dell’Associazione italiana degli Imam e delle Guide religiose e vicino ai Fratelli Musulmani, chiede uno spazio autogestito dagli islamici nella tv di Stato: "In un momento difficile come quello che stiamo vivendo sarebbe utile per capire cosa sta accadendo in Europa e nel mondo”

L'imam Breigheche: "Dateci uno spazio in tv autogestito"

“Dateci uno spazio autogestito nella Tv di Stato per far conoscere il vero Islam e per far arrivare la voce dei musulmani come tutte le comunità religiose italiane”. Questa la proposta lanciata su Facebook dall'Imam del Trentino, Aboulkheir Breigheche, portavoce dell’Associazione italiana degli Imam e delle Guide religiose. Dopo l'iniziale post sui social network, il religioso ha voluto chiarire la sua posizione in un'intervista pubblicata sul quotidiano online locale IlDolomiti: “Tutti vogliono conoscere l'islam e nessuno ci offre uno spazio per spiegarlo. Tutti ne parlano eccetto i musulmani. A tutte le minoranze religiose viene dato uno spazio per autopresentarsi nel rispetto ovviamente delle regole e perché ai musulmani questo non può essere concesso?”- osserva l'Imam sottolineando che “tutti avrebbero il diritto di farlo, siamo in un paese democratico e pluralista. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo sarebbe utile per capire cosa sta accadendo in Europa e nel mondo”.

Per l'Imam la tv di stato dovrebbe concedere uno spazio alle associazioni islamiche: “Dal punto di vista burocratico - afferma Breigheche - chi decide potrebbe dire che al momento non c'è alcun riconoscimento ufficiale, purtroppo, tra lo Stato italiano e il mondo musulmano. Però i musulmani e l'islam esistono, sono nella vita reale. I musulmani pagano le tasse e il canone rai come tutti e qualche diritto di usare questo strumento pubblico ci dovrebbe essere”. Una presa di posizione che giunge all'indomani dell'attentato islamista sulla Rambla, a Barcellona, in cui sono morte 14 persone.

Aboulkheir Breigheche non è una voce qualsiasi all'interno delle comunità islamiche italiane. Tra i fondatori dell'Ucoii, è stato presidente dell'Alleanza Islamica in Italia, che rappresenta ufficialmente i Fratelli Musulmani essendo membro della Federazione delle Organizzazioni Islamiche in Europa (Fioe). Fondata nel 1928 da al-Ḥasan al-Bannāʾ a Isma'iliyya (Egitto), la Fratellanza Musulmana è una delle più importanti organizzazioni islamiste internazionali e incarna le istanze dell'Islam Politico. Nel 2016, come scriveva Giorgio Borghetti su Il Giornale, l'Imam trentino aveva ufficialmente invitato in Italia il predicatore radicale Tareq Suwaidan, da lui definito “persona illuminata, aperta e moderata”.

Noto per le sue posizioni estremiste e antisemite e per questo bandito dagli Stati Uniti, dal Belgio e in seguito anche dall’Italia per decisione dell'allora ministro degli Interni Angelino Alfano, Suwaidan è un illustre esponente della Fratellanza Musulmana nel mondo. Breigheche è inoltre membro e anima dell'associazione Insieme per la Siria Libera, “costituita per promuovere attività di sensibilizzazione e informazione sulla tragedia del popolo siriano, così come attività di volontariato, raccolta di fondi e aiuti a sostegno e solidarietà del popolo siriano martoriato in patria dal regime dittatoriale al potere, a livello locale e nazionale”. L'associazione è vicina all'Esercito Libero Siriano - decimato dalle defezioni in favore di Al-Qaida e di altri formazioni radicali - e opera nelle zone controllate dai ribelli nel Paese.

In un'intervista rilasciata al quotidiano Trentino, l'Imam affermava infatti che “per fermare la guerra sarebbe sufficiente togliere di mezzo quel criminale di Assad”. La domanda è: per rimpiazzarlo con chi?

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