Cronache

Come la L'Oréal ha scippato una comunità di monaci, violando un brevetto scientifico

Un ex monaco ha fatto causa al gigante parigino, rubata la famosa ricetta anti-rughe

Come la L'Oréal ha scippato una comunità di monaci, violando un brevetto scientifico

È il 2007 quando Dennis Wirzykowsky, monaco della charity religiosa Teresian Carmelites di Millibury in Massachussets, ottiene dalla UMass (la Scuola di Medicina dell'università del Massachusetts) il brevetto della Adenosine Skin Technology, un composto chimico trovato nel cuore in grado di promuovere l'elasticità della pelle. Il suo obiettivo è quello di sfruttare la nuova scoperta per raccoglieri fondi da investire in beneficenza. Grazie all'aiuto di James Dobson Junior, il medico che ha scoperto il potere anti-rughe dell'adenosina, Dennis ha sviluppato la prima crema anti-rughe Easeamine.

Il primo successo di Easeamine

Nel 2009 la stampa rompe il silenzio e la storia di Dennis appare su diversi media in tutto il mondo: in Nord America, Europa, Nuova Zelanda e Australia. Nel giro di pochi giorni le vendite di Easeamine aumentano vertiginosamente: oltre 200.000 dollari in due settimane , più di 600.000 dollari in sette mesi. Il successo fornisce l'opportunità di investire ulteriormente. Dennis decide allora di farsi affiancare da un professionista della cosmetica, Rene Jose, e sviluppa una linea completa di prodotti Easeamine.

L'Oréal scippa i Carmelitani Teresiani

La L'Oréal, colosso della bellezza parigini con 25 miliardi di fatturato, una volta capito che i Carmelitani Teresiani stavano per lanciare il loro prodotto a livello mondiale il 1 novembre 2010, avrebbe violato volontariamente il brevetto della tecnologia a base di adenosina per accelerare il lancio del prodotto Youth Code - conosciuta in Italia come Revitalift - il15 ottobre 2010, per sopprimere così ogni potenziale riconoscimento pubblico o pubblicità per Easeamine.

Si può affermare che L'Oréal abbia violato volontariamente il brevetto detenuto dai Carmelitani Teresiani in quanto, essendo pienamente a conoscenza dell'esistenza di quest'ultimo, ha tentato di richiederne un altro simile un mese dopo, utilizzando sempre alla base della formula d'adenosina.

Peccato, però, che il il brevetto del Dr. Dobson - ceduto in seguito a Dennis - sia l'unico brevetto che convalida scientificamente l'efficacia dell'adenosina sulle cellule della pelle, dimostrando dunque che questa aumenta la produzione di proteine, collagene ed elastina.

La battaglia legale

La denuncia è arrivata il 30 giugno scorso al tribunale del Delaware, stato americano sull'East Coast. La richiesta del risarcimento danni arriva sia dalla società di Denny - La Carmelitan Laboratories - sia dalla UMass, l'Università del Massachusetts.

Il processo alla base della causa che coinvolge la L'Oréal potrebbe valere milioni di dollari.

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