Cronache

L'ultima del Fisco: multare i ristoratori per i tovaglioli inutilizzati

A San Benedetto un locale è stato multato di 90mila euro per duemila tovaglioli di carta "non dichiarati" ritrovati nel ristorante. Sarebbero la prova dell'evasione...

L'ultima del Fisco: multare i ristoratori per i tovaglioli inutilizzati

Multati dal Fisco perché "beccati" con troppi tovaglioli nel risotrante. E non di poco, ma di ben 90mila euro.

Succede a San Benedetto del Tronto, dove, racconta Libero, i gestori di un ristorante sono stati sanzionati dall'Agenzia delle Entrate in base a un delirante principio di accertamento fiscale: il cosiddetto "tovagliometro". In pratica, l'attività non dichiarata di ristoranti e trattorie può essere ricostruita in base anche in base all'utilizzo dei tovaglioli: ad ogni coperto corrisponde un tovagliolo. E il margine di tolleranza concesso per sostituire i tovaglioli sporchi o caduti in terra è davvero ristretto.

Sulla questione si è espressa la Cassazione, che ha stabilito come sia "legittimo l'accertamento che ricostruisca i ricavi di un'impresa di ristorazione sulla base del consumo unitario di tovaglioli utilizzati risultanti per quelli di carta dalle fatture di acquisto, per quelli di stoffa delle ricevute della lavanderia."

Potete quindi immaginare quali siano state le conseguenze per i gestori del ristorante "Danubio" di San Benedetto del Tronto, quando nel locale sono state ritrovate alcune migliaia di fazzoletti di carta inutilizzati. "Siamo sconvolti - racconta la titolare Germana - Abbiamo ricevuto una multa da novantamila euro da parte dell'Agenzia delle Entrate a fronte del ritrovamento nel locale di 2000 tovaglioli di carta non dichiarati, perché noi utilizziamo solo quelli di stoffa."

"Le salviette di carta - prosegue la signora - le usiamo per un neonato, per pulire la macchia a terra, per un'emergenza. Questi signori non hanno voluto sentire ragioni, ma con queste pretese fanno chiudere l'attività.

Con questo comportamento distruggono il settore, ma faremo ricorso, perché l'accertamento è nullo per vizio di forma."

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