Cronache

Migranti, ora le coop buoniste vanno a processo per evasione

A Macerata la procura ha ottenuto il rinvio a giudizio per tre onlus del sistema di accoglienza dei migranti nella città dove è stata uccisa Pamela

Migranti, ora le coop buoniste vanno a processo per evasione

Il sistema dell’accoglienza per i migranti di Macerata va ufficialmente a “processo”. Letteralmente. La procura della Repubblica cittadina infatti ha ottenuto il rinvio a giudizio per tre Onlus (e i loro rappresentanti legali) che hanno fatto il buono e il cattivo tempo nella gestione dei richiedenti asilo.

Macerata è la città di Pamela Mastropietro, di Innocent Oseghale, Desmond Lucky e Lucky Awelima. È la città della violenza inaudita che ha ucciso e martoriato il cadavere della ragazza.

Il procuratore capo di Macerata, Giovanni Giorgio, dovrà ora dimostrare le sue accuse di fronte a un giudice. E le tre Onlus dovranno difendersi. L’accusa, ricorda La Verità, è di quelle pesanti: evasione fiscale. In totale, la procura maceratese contesta 40 milioni di redditi mai dichiarati e qualcosa come 6 milioni di euro di Iva evasa. Di fronte alla Corte di Assise saranno chiamati la Gus e il suo presidente Paolo Bernabucci, la Acsim di Daniel Chibunna Amanze (nigeriano) e la Periego che risulta guidata Laura Bracalini.

A attirare l’attenzione, per ovvi motivi, è la Gus. Del Gruppo Umana Solidarietà si era occupato un anno fa anche ilGiornale.it, raccontando di come avesse a quel tempo convinto "ben 24 Comuni ad assegnargli l’amministrazione degli Sprar nel 2016. Non soddisfatto, ha collezionato pure incarichi prefettizi: Cagliari (54mia euro), Ancona, Ascoli Piceno (1.245.312 euro), Piacenza (332.235), Macerata, Roma, Latina, Fermo e il più ricco da 1,6 milioni a Teramo". Nel bilancio del 2016 il Gus iscrisse "9.319.399 di crediti verso le Prefetture" e "7.250.387 di crediti Sprar”. Totale: oltre 16 milioni.

Secondo quanto scrive La Verità, per i progetti Sprar realizzati in tutte le Marche oggi il Gus "riceve, compresi i 12 milioni di Macerata, incarichi per oltre 20 milioni di euro in Regione) nella prima azienda per fatturato e dipendenti della provincia di Macerata: 31,5 milioni di introiti, 470 impiegati, 88.000 euro di utile".

La posizione più critica da un punto di vista giudiziario appare proprio quella del Gus. Secondo quanto scrive La Verità, sarebbe questa Onlus ad "aver orchestrato e gestito il sistema Macerata per la spartizione degli appalti per la gestione dei migranti”. Ed è sul Gruppo Umana Solidarietà che pende l’accusa più alta di evasione, ovvero 10,4 presunti milioni di occultamento e 5 milioni di iva che, secondo la procura, avrebbe evaso. In più, “Bernabucci e Lattanzi sono accusati di essersi attribuiti reciprocamente consulenze attingendo ai fondi del Gus".

Per quanto riguarda le altre due Onlus, i problemi non sono molto diversi. Saranno poi i giudici a decidere se le accuse dei pm siano fondate oppure no. Alla Acsim la procura contesta il fatto che "la moglie di Amanze – scrive la Verità - è dipendente della Onlus con uno stipendio incompatibile con le finalità di una società che non ha scopo di lucro".

Diverso invece il caso della Periego, che dovrà rispondere di attività immobiliari ritenute “anomale”.

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