Cronache

La maestra ai bimbi stranieri: "Tornate nella giungla, scimmie"

La donna è stata sospesa dall'insegnamento con l'accusa di maltrattamenti e l'aggravante dell'odio razziale

La maestra ai bimbi stranieri: "Tornate nella giungla, scimmie"

"Tornatevene nella giungla da dove siete venuti, branco di scimmie ladre". Più chiara di così, era praticamente impossibile. Ma come era ovvio, dalle sue parole si è sollevata una polemica enorme.

A pronunciarle è stata una maestra di Traversetolo, un piccolo comune in provincia di Parma. Meno di 10mila abitanti ma una maestra che a quanto pare non ama i bambini di colore che prendono parte alle sue lezioni. Le sue frasi razziste sono state raccolte dai carabinieri. "Siete un branco di scemi - diceva agli alunni - non capite niente, siete degli asini, tornatevene nella giungla da dove siete venuti, branco di scimmie ladre". E poi: "Stai fermo altrimenti ti spacco la faccia, ti prendo a calci nel sedere, meno male che finisce la scuola così quando non ti vedrò più, stapperò lo champagne". E ancora: "Ma guarda se devo occuparmi di un bambino che ha la faccia colore della m…a".

La maestra è una signora di 49 anni con diverse esperienze dietro la cattedra. Ma evidentemente non basta. A tutti i suoi alunni, anche quelli italiani, era solita rivolgere parole non proprio cordiali. Ma a quanto pare i bambini neri erano le sue vittime preferite.

L'indagine, dopo alcune denunce da parte di due genitori, erano iniziate ad aprile. Come riporta ilGazzettino, in pochi mesi i carabinieri con videocamere, cimici e l'ascolto di varie testimonianze hanno potuto incastrare la maestra. I bambini si rifiutavano di andare a scuola. Ora, a conclusione delle indagini, la donna è accusata di maltrattamenti con l'aggravante della discriminazione e l'odio etnico e razziale. Il Gip di Parma con una ordinanza di sospensione, le ha vietato di rientrare a scuola a settembre. Ed anche la preside rischia, per favoreggiamento personale.

Diceva che avrebbe avviato provvedimenti disciplinari, che però non sono mai arrivati.

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