Cronache

Maestro di ballo agli arresti: voleva rapporti sessuali d'allieva minorenne

L'uomo ha prima preso confidenza con la vittima durante le lezioni di ballo, poi è stato più esplicito. Le ha inviato, attraverso dei messaggi WhatsApp, foto e video dal contenuto a sfondo sessuale accompagnati da chiare richieste

Maestro di ballo agli arresti: voleva rapporti sessuali d'allieva minorenne

Tenta di convincere l’allieva minorenne ad intraprendere una relazione di carattere sessuale con lui e, a tal fine, le inizia ad inviare una serie di messaggi cercando di raggiungere l’effetto voluto. Ma non riesce. Lei lo denuncia in commissariato raccontando ogni minimo dettaglio e lui finisce agli arresti domiciliari. Si tratta di un maestro di ballo di Mazara Del Vallo, nel territorio di Trapani. La misura è stata applicata nei suoi confronti dalla polizia di Stato su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo. L’uomo dovrà adesso rispondere per i reati di adescamento di minori, pornografia minorile e corruzione di minorenne. Vediamo cos’è successo nel rapporto intercorrente tra l’odierno arrestato e la giovane.

Lui, come già detto è un maestro di ballo e, per tale motivo, ha intrapreso in origine un rapporto prettamente di carattere professionale con la ragazzina che frequentava le sue lezioni più volte alla settimana. Una conoscenza maturata pian piano che poi, nel corso del tempo, ha consentito ai due di entrare sempre di più in un piano relazionale più amichevole. Fin qui nulla di anomalo, anzi, si può dire un’evoluzione naturale dei rapporti che vengono ad instaurarsi in un contesto del genere dove si sta il più delle volte a stretto contatto fisico. La natura delle discipline praticate in questo caso richiede la vicinanza tra i partner.

Tutto ciò, in questo periodo, ha consentito al maestro di ballo di conquistarsi la fiducia dell’allieva per poi agire in un secondo momento con le proprie “richieste”. Queste ultime, in un primo momento erano implicite, in una fase successiva sono divenute assolutamente esplicite. In che modo? Attraverso dei messaggi sul telefono con l’applicazione WhatsApp. Attraverso la chat, l’uomo ha manifestato apertamente alla minorenne il desiderio di avere con lei dei rapporti sessuali. In tal senso, le ha anche inviato una serie di messaggi contenenti foto e video dal contenuto a sfondo sessuale. Dal telefono ai fatti è stato un attimo. Il maestro, approfittando dei rapporti professionali intercorrenti con l’allieva, ha cercato di avere un contatto di carattere intimo con lei ma è stato respinto.

L’uomo, forse percependo il rischio cui stava andando incontro, ha cercato di salvarsi in “calcio d’angolo”. Si è quindi recato negli uffici del commissariato di polizia e ha denunciato la clonazione del proprio cellulare. Un alibi che non è servito a nulla. Partita la denuncia ed effettuata l’indagine, il maestro che, nel frattempo si era allontanato dal territorio di Trapani è stato raggiunto dalla polizia e sottoposto agli arresti domiciliari.

Fino ad ora, il magistrato non ha ritenuto sufficienti i gravi indizi di colpevolezza in merito alla tentata violenza sessuale aggravata.

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