Cronache

"Che hai da guardare?". Così la baby gang rom massacra un 18enne

La vittima, orfana di padre, si trova adesso da sola in ospedale con la mandibola fratturata

"Che hai da guardare?". Così la baby gang rom massacra un 18enne

Lo scorso sabato un 18enne di Fiano Romano è stato massacrato di botte a Lanciano, comune in provincia di Chieti, riportando lesioni giudicate dai medici gravissime. Ad aggredire il giovane sarebbe stato un gruppo di ragazzi, tutti di età compresa tra i 16 e i 18 anni, di etnia rom. La vittima del pestaggio si trovava nella cittadina abruzzese per incontrare la fidanzata conosciuta su Facebook. Il 18enne era in centro e stava prendendo una bibita quando improvvisamente la banda si è avvicinata e ha iniziato a importunarlo, senza un motivo reale. Sempre senza ragione, un componente del gruppo ha cominciato a picchiare brutalmente al volto il giovane, causandogli la frattura della mandibola. La vittima è stata soccorsa e portata in ospedale.

Subito rintracciato l'aggressore

Dopo l’aggressione gli assalitori si sono dati alla fuga ma sono stati subito rintracciati dalla polizia e denunciati alla Procura minorile dell'Aquila. Secondo quanto riportato da Il Messaggero il gruppo, prima di assalire con calci e pugni il 18enne, avrebbe chiesto in tono minaccioso al ragazzo: “Cosa hai da guardare?”. “Niente, non vi sto guardando”. Ma ecco partire l’attacco da parte della baby gang. L’aggressione vera e propria sarebbe stata a opera di un componente del gruppo poco più che 17enne. Il picchiatore è stato poi rintracciato dai poliziotti mentre si stava vantando in un bar della bravata appena commessa. Bravata che sarebbe anche stata ripresa da un cellulare.

Una volta fermato, il minorenne è stato quindi denunciato alla Procura dei Minori dell'Aquila con l'accusa di lesioni gravi, mentre la vittima, che ha da pochi giorni raggiunto la maggiore età, è stata soccorsa e trasportata in una struttura ospedaliera con diverse fratture al viso, dove è stata sottoposta a una importante operazione chirurgica. La prognosi è di 60 giorni. Il ragazzo era nella cittadina per trascorrere la giornata con la sua fidanzatina.

Calci e pugni al volto

Quando i due si sono separati, verso le 20, il giovane si è fermato a comprare una bevanda al distributore automatico. In quel momento è arrivato il gruppetto, formato da minorenni di origini rom, che ha iniziato a cercare pretesti per litigare. Al poveretto non è bastato dire alla gang che non li stava guardando: immediatamente è stato raggiunto da calci e pugni diretti soprattutto al volto. Quando è stramazzato per terra, con un forte dolore al viso, aveva uno zigomo fracassato e la mandibola fratturata in modo serio.

La dirigente del Commissariato, il vice questore Lucia D’Agostino, ha commentato quanto avvenuto al Messaggero: “Un episodio di assoluta e gratuita violenza. Ancora una volta un'aggressione per motivi assolutamente futili, come la classica scusa degli eventuali sguardi non graditi”. Il fascicolo è ora in mano all'ufficio inquirente minorile dell'Aquila. Gli investigatori, coordinati dall'ispettore Amerino Verì, stanno adesso cercando online un video che l'aggressore, il 17enne, avrebbe chiesto ai suoi amici di fare prima che iniziasse a pestare la sua vittima prescelta.

L'aggredito si trova adesso da solo in ospedale perché, orfano di padre, ha la mamma che non può raggiungerlo fino a Lanciano.

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