Cronache

"Mi lasciano segni indelebili". ​Parla la 16enne stuprata dal branco

La 16enne stuprata dal branco in un garage: "Pugnalata da chi credevo fosse mio amico". L'hanno presa a turno, per tutta la notte. "Non dimenticherò mai"

"Mi lasciano segni indelebili". ​Parla la 16enne stuprata dal branco

"Pugnalata da chi credevo fosse mio amico facendomi lasciare un segno indelebile che non dimenticherò facilmente, anzi, penso che mai dimenticherò". La 16enne San Valentino Torio, paesino di 10mila anime nel Salernitano, ha deciso di parlare. Ha denunciato le cinque belve del branco che l'ha trascinata e stuprata in un parcheggio sotterraneo per tutta una nottte. Lo hanno fatto a turno, non lontano dalla casa della ragazza. Ma lei, grazie anche al sostegno dei genitori, ha deciso di denunciare gli stupratori e di consegnarli alla giustizia.

Adesso la 16enne ha scelto di raccontare anche su Facebook quanto accaduto. Non si è tirata indietro nel svelare l'orrore subito quella notte in cui cinque minorenni, ragazzi tra i 15 e i 17 anni, l'hanno stuprata a turno, uno dopo l'altro, in uno squallido garage. "Ormai si è sparsa la voce in giro e tutti sapete cosa mi è successo...", scrive la ragazzina nel post riportato oggi da Repubblica. È lei stessa a raccontare com'è caduta nella trappola tesa dal branco che adesso si trova agli arresti in un centro di prima accoglienza a disposizione del Tribunale per i minorenni di Salerno. "Forse la colpa è stata mia che mi sono fidata di un 'mostro' ma ringrazio anche me stessa che mi sono fatta forza ed ho raccontato tutto ai miei andando dai carabinieri a sporgere denuncia - ha scritto la vittima su Facebook - grazie a tutti per esservi preoccupati... anche se non posso dirvi che sto bene... perché la 'scossa' l’ho avuta".

I carabinieri hanno preso i cinque stupratori mentre erano nelle loro case, insieme ai famigliari. Portati in caserma sono subito crollati e hanno confessato tutto ai carabinieri. "Mi dispiace per i loro genitori", ha commentato la ragazzina che è stata avvicinata mentre stava passeggiando per il paesino. Una sera come le altre. Tra i cinque non ci sono pregiudicati. Gli inquirenti li definiscono "ragazzi normali". Ma sono belve. Adesso le indagini stanno cercando di far luce sul "movente" del branco.

Si vuole, insomma, cercare di capire cosa abbia potuto far scattare una violenza simile.

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