Cronache

"Alzate la sbarra per favore?". Il mistero della dj al casello

Gli inquirenti provano a ricostruire le ultime mosse di Viviana. Sosta al casello e mancato pagamento. Ma aveva i soldi

"Alzate la sbarra per favore?". Il mistero della dj al casello

Ci sono 22 minuti di ''buco'' nella ricostruzione degli spostamenti che Viviana, la mamma dj di Venetico ritrovata senza vita nella boscaglia di Caronia, avrebbe effettuato prima di piantare l'auto sulla A20 Messina-Palermo e scavalcare quel maledetto guardrail. Gli investigatori stanno provando a mettere in fila gli elementi raccolti ma mancano ancora molti tasselli affinché la vicenda acquisisca contorni più definiti. Omicidio? Suicidio? Nell'attesa che l'esito dell'autopsia possa chiarire le cause del decesso, e dettagliare la dinamica dell'accaduto, spunta un altro, inquietante retroscena di quel tragico lunedì mattina.

"Mi tira su la sbarra per favore?"

Durante il viaggio da casa verso Milazzo, Viviana ha imboccato la A20, in direzione Palermo, per poi uscire allo svincolo di Sant'Agata Militello: ben 70 chilometri più avanti della presunta località di destino. Pressapoco alle ore 10.32 sarebbe transitata dal casello senza pagare il pedaggio. "Ha chiamato l'operatore per farsi alzare la sbarra e procedere", spiega uno degli investigatori al quotidiano online Libero. Perché lo ha fatto? Dove andava così di fretta? Il mistero continua ad infittirsi di dettagli apparentemente inspiegabili. Forse, non aveva soldi? "Aveva con sé dei contanti", chiarisce il pool investigativo che sta lavorando all'intricata vicenda. All'interno della Opel Grigia incidenta, infatti, sono stati ritrovati tutti gli effetti personali della 43enne e il portamonete con all'interno i contanti. E allora, quale sarebbe il motivo di quella richiesta? Un rebus da risolvere che potrebbe contenere la chiave di volta del caso.

Dov'è finito Gioele?

Tutto ruota attorno alla misteriosa scomparsa del piccolo Gioele. Settanta uomini delle guardie forestali, vigili del fuoco e numerose unità cinofile stanno passando al setaccio ogni piccolo anfratto della fitta vegetazione di Caronia ma, al momento, il bimbo sembra essere svanito nel nulla. Eppure il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, è quasi certo che il bimbo fosse con la mamma quella mattina. C'è un frammento video, recuperato dalla videocamere di sorveglianza all'ingresso di Milazzo, in cui s'intravede il piccolo legato al seggiolino sul sedile posteriore. Ma la scarsa qualità delle immagini non consente di distinguere in maniera nitida i volti dei passeggeri. "In ogni caso, - spiega il procuratore - le immagini non chiarirebbero tutto perché non si potrà mai sapere se il bambino era sveglio, stava dormendo o altro". Due testimoni, padre e figlio, sostengono di aver visto Viviana scavalcare il guardrail dell'autostrada A20 con Gioele tra le braccia, attorno alle ore 11. Ma è andata davvero così?

Ipotesi omicidio-sucidio

"Tutte le piste restano aperte", ribadiscono dalla procura. Tra le varie ipotesi formulate dagli inquirenti resta ''calda'' quella dell'omicidio-suicidio: mamma Viviana potrebbe aver seppellito il bimbo da qualche parte prima di togliersi la vita. Una supposizione a cui non credono familiari e amici della 43enne, certi che non avrebbe mai torto un solo capello alla sua creatura. "Che abbia ucciso il bambino è impossibile. - sostiene una vicina di casa della coppia di Venetico -E neppure al suicidio di lei riesco a pensare perché l'ho sempre vista serena". Allora, cosa è successo? "Finché non lo troveremo, sarà difficile dirlo - allarga le braccia l’inquirente -. E non sono d’aiuto le telecamere disseminate lungo il percorso, trovate in buona parte non funzionanti".

"Forse lo stiamo cercando nel posto sbagliato"

Le ricerche di Gioele, finora infruttuose, sono concentrate nella contrada di Torre di Lauro, dove è stato rinvenuto il corpo senza vita della mamma Vj. Si scava nella terra arida a mani nude, si cerca tra l'erba alta e sotto quei grossi massi che affollano l'ultimo sentiero percorso da Viviana. Perché col trascorrere delle ore, la speranza di ritrovare il piccolo sano e salvo si affievolisce, purtroppo. Sono stati passati al setaccio circa 500 ettari di vegetazione mentre un drone continua a sorvolare i cieli di Caronia: nulla, neanche un segno del passaggio del bimbo in quei luoghi. "Forse stiamo cercando nel posto sbagliato", dice uno degli operatori dopo giorni e giorni di tentativi a vuoto. Ma mollare adesso non si può, non prima di aver ritrovato Gioele.

A testa bassa, e sotto il sole cocente, si continua a rivangare il terreno.

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