Cronache

Miracolo a Genova, bambina salva grazie a un autotrapianto polmonare

Intervento complesso e molto rischioso. Il primo su un paziente pediatrico

Miracolo a Genova, bambina salva grazie a un autotrapianto polmonare

Genova ha ridato la vita a una bambina di soli 10 anni affetta da cardiopatia congenita e da una grave malformazione polmonare. Un intervento chirurgico complesso e molto rischioso che l’equipe medica dell’Ospedale Gaslini è riuscita a effettuare. Quattro operazioni in totale, prima per recuperare l’attività cardiaca, poi quella parte polmonare destra. La paziente è stata assistita in Ecmo, una tecnica di circolazione extracorporea utilizzata in rianimazione, in grado di mantenere cuore e polmoni a riposo mentre viene recuperata la loro funzione. La piccola ha solo 10 anni, originaria di Varese, nata da un parto gemellare prematuro, con grave cardiopatia congenita e ipoplasia polmonare. Come ha spiegato Andrea Moscatelli, direttore del reparto Rianimazione del Gaslini, la bimba è rimasta 75 giorni attaccata alla vita grazie all’Ecmo. E adesso è tornata a casa, pronta finalmente a cominciare la sua vita.

La prima ipotesi era stata quella di un doppio trapianto, di cuore e polmoni, ma due centri all’estero e quattro in Italia non avevano ritenuto opportuno l’intervento, considerandolo ad alta percentuale di fallimento. Come ha spiegato Moscatelli “Dopo più di due settimane di assistenza, senza prospettive di guarigione, e nonostante le molteplici incertezze, di fronte alla prospettiva di morte certa, abbiamo cercato una soluzione alternativa che potesse dare alla bambina una prospettiva di vita soddisfacente”. La malattia non si è fermata durante i due anni in cura al reparto di Cardiologia del Gaslini, nonostante i farmaci adottati per contrastarla. Davanti alla possibilità di morte certa entro un anno, i medici hanno tentato il tutto per tutto. Maurizio Marasini, direttore della Cardiologia del Gaslini ha condotto un’operazione in cateterismo cardiaco, tentando in questo modo di recuperare la funzionalità del polmone destro.

La piccola è andata in arresto cardiaco e Moscatelli l’ha messa in Ecmo. A questo punto è stato effettuato un intervento di cateterismo cardiaco e, con inserimento di stent, è stato riattivato il flusso dall’aorta nel polmone destro. Come hanno reso noto i medici “Questo ha determinato i presupposti per poter riconnettere, attraverso un intervento cardiochirurgico durato quasi 13 ore il tronco dell’arteria polmonare al circolo arterioso ipoplasico del polmone destro, completando il recupero funzionale e riducendo significativamente il sovraccarico di pressione del ventricolo destro, condizione alla base della grave disfunzione cardiaca della piccola”. Attraverso tutti questi passaggi ad alto rischio la bambina è quindi stata sottoposta a un autotrapianto polmonare.

Il primo avvenuto in un paziente pediatrico in queste condizioni.

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