Cronache

Netflix, adesso arrivano i supereroi trans di "Super Drags"

Una serie animata vietata agli under 14, tre gay conducono una doppia vita come drag queen impegnate a salvare la comunità Lgbtq brasiliana da "malvagi nemici"

Netflix, adesso arrivano i supereroi trans di "Super Drags"

Netflix lancia una serie animata vietata agli under 14, in cui tre gay conducono una doppia vita come drag queen impegnate a salvare la comunità Lgbtq brasiliana da "malvagi nemici".

La serie, creata da Anderson Mahanski, Fernando Mendonça e Paulo Lescaut si intitola "Super Drags" e la prima stagione è stata caricata il 9 novembre scorso su Netflix, per essere diffusa in tutto il mondo.

La trama è semplice: di giorno, Patrick, Ralph e Donizete sono tre giovani omosessuali che conducono una vita mondana lavorando in un grande magazzino, occupandosi di clienti fastidiosi e di un capo esigente. Di notte, liberano la loro "Drag interiore" per diventare Lemon Chiffon, Safira Cian e Scarlet Carmesim: tre Super Drags "favolose" che vengono reclutate per abbattere Lady Elza, la malvagia Drag Queen che sta commettendo crimini di odio contro la comunità Lgbtq, tentando di portare via "tutto lo splendore del mondo".

Nel Brasile di Jair Bolsonaro, dopo la presa di posizione della società brasiliana di Pediatria, che ritiene la serie dannosa per i più giovani, Netflix ha applicato il divieto di visione per gli under 16, che in Italia è diventato per gli under 14.

Nella presentazione su Netflix dei primi cinque episodi della prima stagione ci si può fare un'idea dei contenuti. L'episodio 1, di 23 minuti, dal titolo "L'ora del playback", spiega che "per ritrovare la bellezza, Lady Elza ruba tutta l'energia 'highlight' ai gay che partecipano al concerto di Goldiva, spingendo le Super Drags a intervenire".

Nel secondo episodio, "L'immagine è tutto", di 25 minuti, si legge che "escluso da una missione per fermare il nuovo robot di Lady Elza, che sceglie le sue vittime in base alla bellezza, Patrick opta per una trasformazione radicale"; così nell'episodio 3, dal significativo titolo "La cura gay", in 26 minuti, "rifiutato dal padre dopo il coming out, Ralph frequenta il campo di conversione di Sandoval, dove Donizete e Patrick sono mandati sotto copertura".

Nell'episodio "Sii te stesso", il 4° della prima stagione, in 25 minuti si spiega che "quando Goldiva viene rapita prima di un concerto e le Super Drags sono convocate per salvarla, Scarlet scopre il passato della celebrità". L'episodio 5, infine, dal titolo "Una singola voce", in 24 minuti fa vedere che "durante il concerto di Goldiva, Lady Elza ruba la scena succhiando tutto l'highlight del pubblico e mettendo in serio pericolo le Super Drags".

La serie, che vede il cantante drag queen e icona del mondo Lgbtq Pabllo Vittar come autore della sigla e voce di Goldiva nella versione originale, oltre che in Brasile, è diventata oggetto di molte polemiche anche in Italia.

CitizenGo ha già raccolto, attraverso una petizione online, già 46.798 adesioni per chiedere a Netflix di fermare "l'assalto alla vita e alla famiglia". Alla fine della clip lo stesso Wolf dichiarava: "Dio benedica gli aborti e Dio benedica l'America!".

Netflix, recentemente, ha pubblicato anche un film argentino, dal titolo "Desiderio", che propone esplicitamente pornografia infantile. Adesso Netflix, che sta sempre più inserendo "l'agenda omosessualista nei suoi contenuti", con Super Drags punta a diffondere uno spettacolo rivolto ai bambini dove l'omosessualità e il cross-dressing sono il punto focale.

Il deputato federale Alan Rick ha pubblicato su Facebook una nota di ripudio della serie "Super Drags". Secondo il parlamentare "stiamo assistendo a un altro attacco ai nostri bambini [...] l'animazione è ripiena di parolacce e battute d'impronta sessuale. La legge brasiliana stabilisce che è compito della famiglia la formazione morale di bambini e adolescenti [...] Tale formazione ha riflessi immediati sul comportamento di bambini e adolescenti. Per questo motivo la psicologia e le leggi riconoscono la necessità di rispettare la fragilità psicologica dei bambini, motivo per cui la costituzione determina la classificazione indicativa del programma televisivo e radio [...] ogni pubblicazione rivolta al pubblico infanto-giovanile rispetti i valori etici della persona e della famiglia. Ciò che stiamo vivendo è un tentativo sordidi di influenzare sessualmente i nostri bambini".

La nota di condanna ufficiale della serie è stata inviata a nome del fronte parlamentare in difesa della vita e della famiglia (di cui Rick è vicepresidente), ed è stato chiesto al ministero della giustizia di intervenire sulla classificazione indicativa dell'animazione.

"I genitori stiano attenti ai contenuti che i loro figli vedono in tv, internet, cellulare o altri media", ha concluso Rick.

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