Coronavirus

Niccolò è atterrato in Italia a bordo di un aereo militare

Il 17enne era rimasto bloccato per due volte a Wuhan a causa della febbre. Verrà adesso trasferito allo Spallanzani per la quarantena

Niccolò è atterrato in Italia a bordo di un aereo militare

Finalmente l’aereo speciale dell’Aeronautica militare con a bordo Niccolò è atterrato in Italia, a Pratica di mare, poco lontano da Roma. Il ragazzo 17enne di Grado era stato bloccato per ben due volte a Wuhan, la città cinese focolaio dell’epidemia da coronavirus, a causa della febbre.

Niccolò è rientrato in Italia

A bordo del Boeing KC-767 dell’Aeronautica militare italiana che l’ha riportato a casa, atterrato verso le 7,40 di questa mattina, sabato 15 febbraio, hanno viaggiato con lui anche il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, oltre a medici e infermieri. Niccolò adesso verrà trasferito all’ospedale Spallanzani di Roma dove verrà messo in quarantena. Ad accogliere il ragazzo al suo arrivo, oltre alla sua famiglia, anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Proprio Di Maio ha voluto condividere il momento su Facebook dove ha commentato il video di atterraggio dell’aereo a Pratica di Mare accompagnato dalla frase “Appena atterrato il volo che ha riportato Niccolò in Italia. Bentornato a casa!”.

Niccolò ha viaggiato su un volo speciale in bio-contenimento, ovvero su una speciale barella isolata. La barella è stata poi caricata su un'ambulanza che trasferirà il giovane all'ospedale Spallanzani per gli accertamenti e l'isolamento. Da quanto emerso, a differenza dei due precedenti rimpatri dei nostri connazionali, non sarebbero previsti per il 17enne ulteriori screening in aeroporto. Il volo era partito ieri pomeriggio, venerdì 14 febbraio dalla Cina, alle ore 17,45. Quello che ha subito il ragazzo friulano è stato un vero e proprio calvario che ha anche rischiato di far esplodere un caso diplomatico internazionale.

Negato il rientro per ben 2 volte

Le autorità cinesi infatti per ben due volte avevano respinto la richiesta di rimpatrio del giovane italiano. Nonostante fosse risultato negativo al test sul Covid-19 e le sue condizioni di salute fossero buone. Fortunatamente poi la situazione si è sbloccata. Il velivolo che l’ha riportato in Italia è provvisto di un protocollo sanitario speciale in grado di proteggere le persone a bordo da eventuali agenti infettivi. Oltre al ragazzo, sull’aereo hanno viaggiato un ufficiale militare superiore medico che ha coordinato la missione, un anestesista, un infettivologo e altri 6 ufficiali. Questi ultimi si sono occupati di supervisionare le procedure di trasporto. Questo tipo di velivolo militare viene solitamente usato nel caso il paziente a bordo sia affetto da ebola, vaiolo, peste o tubercolosi.

L’incubo sembra ormai finito per il 17enne e la sua famiglia.

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