Cronache

Non è un Paese per studenti: scuole fatiscenti e pericolose

Le nostre scuole cadono a pezzi. Lesioni strutturali in un istituto su sette, distacchi di intonaco in uno su cinque e 29 casi di tragedie sfiorate a causa dei crolli

Una studentessa all'esame di maturità al liceo
Una studentessa all'esame di maturità al liceo

Le nostre scuole stanno cadendo a pezzi. Lesioni strutturali in una scuola su sette, distacchi di intonaco in una su cinque e 29 casi di tragedie sfiorate a causa di crolli di diversa entità solo nel corso dell’ultimo anno. Guardando i numeri presentati da Cittadinanzattiva nel "XI Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici", presentato questa mattina a Roma, il binomio scuola e sicurezza sembra un obiettivo sempre più lontano.

Se da un lato sono aumentati gli istituti che possiedono le certificazioni richieste dalla legge (lo scorso anno solo un quarto delle scuole era in regola con tutte le certificazioni), dall'altro è andato via via peggiorando il loro stato. Il 39% delle scuole presenta infatti uno stato di manutenzione del tutto inadeguato (lo scorso anno era il 21%). Nell’84% dei casi hanno richiesto interventi mantenutivi all’ente interessato, ma quest’ultimo, nel 21% delle situazioni, è intervenuto con estremo ritardo. Gli interventi di tipo strutturale, che richiedono più soldi e tempo, sono stati richiesti nel 34% delle scuole, ma solo in un caso su quattro l’ente proprietario è intervenuto tempestivamente e nel 14% dei casi l’intervento non è mai arrivato. Nonostante le famiglie italiane abbiano regalato nell’ultimo anno 390 milioni di euro, tra contributi volontari e donazione di materiale, la sicurezza sembra ancora un miraggio e sedere sui banchi di scuola può risultare addirittura dannoso per la salute: temperature ed aerazione non sono adeguate nella gran parte delle aule, visto che il 51% di esse è senza tapparelle o persiane e il 28% ha le finestre rotte. Nel 31% dei bagni poi ci sono muffe, infiltrazioni e umidità. E ancora il 10% delle sedie e dei banchi è rotto e in oltre un terzo dei casi (39%) gli arredi non sono a norma, adeguati ad esempio all’altezza degli alunni. Il 28% delle scuole non possiede una palestra interna all’edificio. Laddove presenti, le palestre presentano distacchi di intonaco (19% dei casi), muffe ed infiltrazioni (24%), barriere architettoniche (18%), fonti di pericolo (23%), nell’8% dei casi non hanno alcun tipo di attrezzatura e quasi una su due (44%) è priva di cassetta di pronto soccorso. Le palestre sono poi l’ambiente più impolverato della scuola. I cortili, presenti nella gran parte delle scuole prese in esame (in 149 delle 165 scuole) nella metà dei casi (47%) sono usati per le attività sportive. Va invece ai i bagni il triste primato di ambiente più sporco: privi di sapone nel 41% dei casi, di asciugamano nel 53%, di carta igienica nel 50%. Elementi che Cittadinanzattiva ritiene particolarmente gravi dal momento che è sempre più difficile poter contare sull’aiuto del personale scolastico nell’accompagnare i bimbi al bagno.

Se poi si vanno ad esaminare le barriere architettoniche il quadro peggiora notevolmente. Attualmente ci sono 207.244 studenti disabili inseriti nelle nostre scuole ma il 27% degli edifici presenta scalini all’ingresso, in una scuola su tre l’ascensore è assente e nell’11% dei casi in cui è presente non funziona. Ci sono poi da superare barriere architettoniche nel 19% dei laboratori, nel 18% delle palestre, nel 15% dei cortili, nel 13% delle aule. E in più di una scuola su 4 non esistono bagni per disabili, e anche quando ci sono il 15% di essi presenta barriere architettoniche.

Infine, le scuole italiane sono sovraffollate. Una classe su cinque ha più di 25 alunni, dunque non è adeguata alla normativa antincendio. E pur facendo riferimento all’art.

64 della legge 133/2008, che ha innalzato il limite di alunni per classe, Cittadinazattiva ha riscontrato ben 47 classi fuorilegge.

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