Cronache

Le nuove bottiglie? Sono vegetali. L'innovazione in casa Coca-Cola

Plastica sì, ma senza petrolio. È questa la novità che il marchio porterà sugli scaffali del supermercato

Le nuove bottiglie? Sono vegetali. L'innovazione in casa Coca-Cola

In una nuova ondata di prodotti attenti anche all'ambiente, dalle capsule compostabili in poi, si inserisce anche Coca-Cola. Il brand, tra i più noti al mondo, ha presentato in anteprima a Expo Milano 2015 le nuove bottiglie in cui confezionerà la sua celeberrima bibita.

All'apparenza sono identiche a quelle vecchie: di plastica, simili al tatto e allo sguardo. A cambiare è però il processo con cui sono realizzate. La formula non prevede l'uso di polimeri derivati dal petrolio, ma piuttosto materiali al 100% vegetali.

La nuova bottiglia ha un nome, forse neppure troppo originale: PlantBottle, come "pianta bottiglia". Il brevetto è stato registrato in tutti i Paesi in cui la bibita viene venduta, per consentire alla Coca-Cola di iniziare a impiegare i residui della coltivazione di canna da zucchero per la produzione.

"Tutto è iniziato nel 2009, quando lanciammo il Pet al 30 per cento vegetale", ha ricordato la direttrice del progetto, Katherine Schermerhorn, spiegando che l'azienda è riuscita a eliminare la parte restante, ancora prodotta con combustibili fossili. La stessa sfidache dal 2012 vede impegnate Nestlé, Ford e Nike, fianco a fianco aziende come Nestlè, Ford e Nike. Wwf ha aiutato a far riunire la Bioplastic Feedstock Alliance".

Per lo smaltimento non cambierà davvero nulla. Le bottigliette di plastica erano fatte e di plastica saranno fatte anche quando le PlantBottles arriveranno sugli scaffali dei supermercati.

A cambiare è la produzione, che si servirà di materiali che altrimenti finirebbero, semplicemente, scartati.

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