Cronache

Nuovo terremoto in Emilia: torna la paura 35 scosse nella notte: è allerta meteo 

Una nuova, lunga scossa di magnitudo 5,1 con epicentro nel Modenese ha fatto tremare l'Emilia e tutto il Nord Italia. Nuovi crolli nelle zone rosse, ma non ci sarebbero feriti. Oggi il commissario europeo Hann ha visitato le zone terremotate: "Una catastrofe nazionale, danni intorno ai 5 miliardi di euro"

Nuovo terremoto in Emilia: torna la paura 35 scosse nella notte: è allerta meteo 

In Emilia è ancora paura terremoto. Una nuova, lunga scossa di magnitudo 5,1 con epicentro a Novi di Modena (guarda la mappa) ha fatto tremare tutto il Nord Italia, da Bologna a Bolzano.

Protezione civile e forze dell'ordine sono al lavoro per verificare se ci siano stati nuovi danni nelle zone già colpite dal sisma di questi giorni. Grande la paura tra gli sfollati che vivono nelle tendopoli e nei centri d'accoglienza allestiti per l'emergenza. La scossa ha fatto corollare alcuni edifici, in particolare la torre di Novi rimasta finora in piedi. Per il momento comunque non ci sarebbero feriti, anche se qualcuno si è sentito male per lo spavento.

"Ci troviamo di fronte ad una catastrofe nazionale", ha detto il commissario europeo Johannes Hann assicurando che "la Commissione europea interverrà a favore delle zone dell’Emilia colpite dal terremoto con il fondo di solidarietà".

Il commissario europeo, dopo aver visitato le zone colpite dal sisma ha detto che ."la situazione è estremamente difficile per le persone che hanno perso la casa e per quelle che temono di perdere il lavoro". I danni stimati, anche se la valutazione è ancora in corso, sono intorno ai 5 miliardi di euro: "Noi potremmo dare un aiuto nell’ordine di 150-200 milioni con il fondo di solidarietà", sostiene Hann. Il commissario aggiunge inoltre che "i ministri per lo sviluppo rurale hanno deciso di stornare il 4% del fondo per lo sviluppo rurale e di stanziarlo a favore delle zone terremotate". Al fondo di solidarietà si aggiungerebero così altri 100 milioni a fondo perduto.

"Infine c’è la possibilità di riassegnare i fondi dei programmi operativi alla ricostruzione, per una somma a due cifre", ha concluso il commissario europeo, promettendo anche che "l’Europa non chiederà la restituzione dei fondi già erogati per progetti europei che non possono essere portati a termine a causa del terremoto".

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