Cronache

In ospedale la violentano. Giudice nega risarcimento

Dopo 20 anni dalle violenze sessuali subite in ospedale da parte di un infermiere, la donna non potrà avere i soldi dall'Asl di Avezzano-Sulmona-L'Aquila

In ospedale la violentano. Giudice nega risarcimento

Il tribunale de L’Aquila le nega il risarcimento. Dopo 20 anni dalle violenze sessuali subite in ospedale da parte di un infermiere, la donna non potrà avere i soldi dall'Asl di Avezzano-Sulmona-L'Aquila.

La violenza in ospedale

La notte del 4 giugno di 20 anni fa la donna finisce in ospedale per curare la sclerosi multipla. L'infermiere professonista che doveva curarla, però, invece di farle le medicazioni la stupra. L'uomo è stato condannato in via definitiva a cinque anni e due mesi di carcere, una pena aggravata dal fatto che la violenza è avvenuta in ospedale.

Il giudice civile, però, non concede il risarcimento richiesto dalla donna alla Asl al cui interno si è consumata la violenza sessuale. Il motivo? "La condotta dell'infermiere esulava completamente dalle masioni a lui affidate e l'uomo - come scrive il Messaggero - non avrebbe perseguito finalitò coerenti con l'interesse dell'Ente, essendo le stesse invece a queste contrastanti".

L’avvocato Danilo Buongiorno è contrario alla decisione del giudice: "In questo modo la mia assistita non vedrà un euro. Il risarcimento disposto dal giudice a carico dell’imputato non ci sarà mai, perché nullatenente ed è anche contumace nel processo. Si crea un precedente pericoloso”. Secondo il legale della donna le violenze sessuali avrebbero anche aggravato le condizoni fisiche della signora, che avrebbe subito un "disturbo da stress post-traumatico, di grado moderato, riconducibile alla violenza sessuale", come scrive il perito nei documenti del processo. E questo stato psicologico avrebbe anche vanificato il miglioramento della sclerosi che grazie alle cure farmacologiche la donna era riuscita a conquistare.

Ma per il giudice non basta: nessun risarcimento da 220mila euro e compensazione delle spese legali.

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