Cronache

Padre di Marco: "Ecco le ultime parole di mio figlio"

In un'intervista rilasciata a Porta a Porta Gianni Gottardi, il padre di Marco scomparso con la fidanzata nel rogo della Grenfell Tower, racconta: "Mi ha mandato un sms sconvolgente"

Padre di Marco: "Ecco le ultime parole di mio figlio"

"Quella notte io e mia moglie ci eravamo svegliati alle 3.45 perché dovevamo partire per una vacanza. Mi stavo facendo la doccia e mia moglie, piangendo, mi passa il telefono". È l'inizio del racconto di quella tragica notte nelle parole di Gianni Gottardi, il papà di Marco scomparso la settimana scorsa insieme alla fidanzata Gloria nel rogo della Grenfell Tower di Londra. Nell'intervista, trasmessa durante l'ultima puntata di Porta a Porta, il signor Gottardi ha raccontato con evidente commozione gli ultimi istanti della vita di suo figlio. (CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO)

"Ero nella nella doccia e mia moglie, piangendo, mi passa il telefono. Era la mamma di Gloria e mi chiede se sappiamo che c’è un incidente nel palazzo. Noi non sapevamo nulla e allora ho chiamato Marco e siamo rimasti in linea fino alle 4.07 ora italiana".

Poi il buio, dovuto alla probabile invasione del fuoco nell'appartamento al 23° piano abitato dai due giovani. "Dopo le 4 non c’è più stato contatto e lui mi ha lasciato un messaggio memorizzato sconvolgente", ha spiegato Gottardi, il quale naturalmente ha preferito non svelare il contenuto dell'sms.

Nonostante le svariate centinaia di km che li separavano da Londra, i genitori di Marco hanno vissuto da vicino il dramma del ragazzo. "Mi sono venute in mente le Torri gemelle. Pur di proteggere lei e non preoccupare noi, Marco ha dimostrato una serenità fino all’ultimo secondo: sembrava che non stesse accadendo nulla. Non so fino a che punto stesse minimizzando o fosse convinto che ce l’avrebbero fatta. C'era scritto: ‘in caso di incendio chiudere la porta e rimane in appartamento’ e lui si è attenuto scrupolosamente alle disposizioni".

Quindi il racconto del tragico errore commesso dai due ragazzi, che probabilmente è costato loro la vita. "Quando ho saputo che una persona al piano sotto di loro, il 22esimo, si è salvata andando su e giù dalle scale un paio di volte, abbiamo pensato che forse quella era un’alternativa. Ma con i se non si fa nulla, non sappiamo se potevano farlo oppure no. E poi se il palazzo era rivestito di benzina, perché era materiale che prendeva fuoco…", il rimpianto di Gottardi.

Quindi il papà di Marco ha sferrato un duro attacco alle inesistenti misure di sicurezza in vigore nel palazzo. "Lì sono all’età della pietra come normative, materiali e impiantistica. L’edificio era bello perché era stato restaurato, ma uno non va a vedere come era stato restaurato, con che materiali era stato restaurato. Alla fine si è saputo che non funzionava nulla".

Infine un ultimo, commovente riferimento allo stretto rapporto che univa il figlio Marco alla fidanzata Gloria. "Non avevano mai manifestato il progetto di sposarsi, ma conoscendo la loro cultura, carattere e istruzione sicuramente sarebbero arrivati a quel punto. Erano buoni, bravi, adorabili. Quando una cosa è troppo bella si rompe.

Era troppo bella".

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