Cronache

Il Papa: "Urgente cooperazione internazionale sui migranti"

Incontro al Quirinale tra Bergoglio e Mattarella. Il Papa: "Lavoro stabile e politica per le famiglie"

Il Papa: "Urgente cooperazione internazionale sui migranti"

Papa Francesco si è recato al Quirinale per un incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel suo discorso dopo il faccia a faccia, il pontefice ha toccato diversi temi, primo fra tutti quelo dell'immigrazione: "Viviamo tuttavia un tempo nel quale l'Italia e l'insieme dell'Europa sono chiamate a confrontarsi con problemi e rischi di varia natura, quali il terrorismo internazionale, che trova alimento nel fondamentalismo; il fenomeno migratorio, accresciuto dalle guerre e dai gravi e persistenti squilibri sociali ed economici di molte aree del mondo; e la difficoltà delle giovani generazioni di accedere a un lavoro stabile e dignitoso, ciò che contribuisce ad aumentare la sfiducia nel futuro e non favorisce la nascita di nuove famiglie e di figli". "Mi rallegra però rilevare che l'Italia, mediante l'operosa generosità dei suoi cittadini e l'impegno delle sue istituzioni e facendo appello alle sue abbondanti risorse spirituali, si adopera per trasformare queste sfide in occasioni di crescita e in nuove opportunità".

"Per quanto riguarda il vasto e complesso fenomeno migratorio, è chiaro che poche nazioni non possono farsene carico interamente, assicurando un'ordinata integrazione dei nuovi arrivati nel proprio tessuto sociale. Per tale ragione, è indispensabile e urgente che si sviluppi un'ampia e incisiva cooperazione internazionale". "Il modo col quale lo Stato e il popolo italiano stanno affrontando la crisi migratoria, insieme allo sforzo compiuto per assistere doverosamente le popolazioni colpite dal sisma, sono espressione di sentimenti e di atteggiamenti che trovano la loro fonte più genuina nella fede cristiana, che ha plasmato il carattere degli italiani e che nei momenti drammatici risplende maggiormente".

Anche il Presidente della Repubblica si è soffermato sul tema migranti: "Un esempio - che è al contempo grido di sofferenza e voce di speranza - è rappresentato dal dramma dei migranti. Governarlo richiede un comune impegno da parte della comunità internazionale, dei Paesi di provenienza e transito, di quelli di approdo e - per quanto ci riguarda più da vicino - dell'intera Unione Europea. I problemi, i grandi problemi di questa epoca, se affrontati con un approccio inadeguato e angusto e con scarsa lungimiranza, rischiano di travolgerci. Ciascuno, nei suoi comportamenti quotidiani, le istituzioni nella loro azione e i Paesi tutti, possono ottenere risultati soltanto se decidono di agire insieme".

"Un'altra dimensione nella quale si deve avvertire responsabilità - prosegue Mattarella - è quella del rispetto dell'ambiente" e "in questo senso l'Accordo di Parigi sul clima, concluso soltanto pochi mesi dopo la pubblicazione della sua enciclica, rappresenta un punto di partenza al quale non intendiamo abdicare. Approccio ecologico e approccio sociale sono giunti a coincidere: la giustizia passa attraverso la custodia delle risorse disponibili e la loro equa distribuzione".

Un altro tema affrontato è quello del lavoro. Mattarella ha osservato che "l'occupazione e la dignità - che ad essa è intrinsecamente legata - deve costituire il centro dell'esercizio delle responsabilità di istituzioni e forze sociali, così da prevenire e curare fenomeni di emarginazione, povertà, solitudine e degrado".

Il Papa ha osservato che "il lavoro stabile, insieme a una politica fattivamente impegnata in favore della famiglia, primo e principale luogo in cui si forma la persona-in-relazione, sono le condizioni dell'autentico sviluppo sostenibile e di una crescita armoniosa della società. Sono due pilastri che danno sostegno alla casa comune e che la irrobustiscono per affrontare il futuro con spirito non rassegnato e timoroso, ma creativo e fiducioso".

"Le nuove generazioni - dice il Papa - hanno il diritto di poter camminare verso mete importanti e alla portata del loro destino, in modo che, spinti da nobili ideali, trovino la forza e il coraggio di compiere a loro volta i sacrifici necessari per giungere al traguardo, per costruire un avvenire degno dell'uomo, nelle relazioni, nel lavoro, nella famiglia e nella società".

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