Cronache

La Parentopoli in Rai, dalla Dc a Renzi, non muore mai

Sono tanti i parenti di giornalisti o politici assunti in Rai dalla Prima Repubblica a oggi. Si va da Piero Marrazzo a Bianca Berlinguer per finire con Alberto Angela e non solo...

La Parentopoli in Rai, dalla Dc a Renzi, non muore mai

La Parentopoli in Rai è sempre di moda. La nomina di Nicoletta Manzione alla guida di Rai Parlamento è solo il caso più recente. La giornalista del Tg2 è cugina di secondo grado di Antonella e di Domenico Manzione, rispettivamente dirigente di Palazzo Chigi e sottosegretario del Ministero dell’Interno. Va detto però che, nonostante la dinastia Manzione, da quando Matteo Renzi è diventato premier, abbia fatto molta strada, il malcostume di far assumere o promuovere i parenti nella tivù pubblica ha origini lontane.

Bianca Berlinguer, ora al centro delle polemiche per il siluramento da direttrice del Tg3 da parte dei nuovi vertici renziani, è la figlia di Enrico, storico segretario del Pci e, forse anche per questo, la sinistra Pd sta pensando di schierarla come nuovo anti-Renzi. Piero Marrazzo è figlio di Giuseppe Marrazzo (detto Joe), entrato in Rai nel 1965 e reso noto dalle sue inchieste sulla mafia. Piero, invece, raggiunto il successo come conduttore di ‘Mi manda Raitre’, ha intrapreso la carriera politica che ha abbandonato nel 2009 dopo lo scandalo che lo ha travolto e, ora, fa il corrispondente da Gerusalemme. Suo cugino Alfonso, invece, è vicecaporedattore del Tg2.

Ma in Rai, ovviamente, non mancano neppure i parenti degli esponenti della Dc della Prima Repubblica. Giancarlo Leone, direttore del coordinamento editoria dei palinsesti televisivi dal marzo 2016, è figlio di Giovanni, il sesto Capo di Stato italiano. Eleonora Titti Andreatta, responsabile fiction di Raiuno, è figlia di Beniamino, più volte ministro con la Dc e, a capo del dicastero della Difesa nei governi di centrosinistra nella stagione dell’Ulivo. La carrellata, proposta oggi sulle colonne del Tempo, si chiude con Piero e Alberto Angela, massimi esperti della divulgazione scientifica e culturale delle reti Rai. In questo caso il figlio pare destinato a superare il padre visto il successo che riscuote anche tra i giovani nei social network.

Fermo restando che nessuno vuol mettere in discussione la professionalità di tali persone sarebbe opportuno che il ricambio in Rai non avvenisse per discendenza diretta.

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