Cronache

Pizzi, rose e cuoricini ma per Twin set con neoprene e parka

La sua palestra sono stati i figli, un maschio e una femmina, divenuti grandi insegnando alla mamma quali erano le perfette coordinate per disegnare un guardaroba bello e di buonsenso. «Mi sono allenata soprattutto con mia figlia. Da lei ho appreso i segreti più preziosi per la scelta dei materiali che devono essere all'altezza delle esigenze di un bambino». A parte lo sfizio per vestiti speciali dedicati a momenti altrettanto particolari, c'è un quotidiano che va vissuto nel massimo confort. Moda sì, quindi, ma comodità irrinunciabile. Lo racconta Simona Barbieri direttore creativo delle collezioni Twin Set e della linea per piccole donne nata come licenza e divenuta quattro anni fa un asset interno all'azienda di Carpi. Che come è noto produce sia in Italia sia all'estero e da anni archivia una crescita esponenziale: fattura, globalmente, 240 milioni di euro di cui il 30 per cento con l'export. Le collezioni dedicate alla bambina e presentate a Firenze comprendono una linea junior che va dai 6 ai 16 anni, una baby dai 2 ai 6 anni e il newborn, per le neonate, dai 3 ai 24 mesi.

Quanto è difficile disegnare per donne in erba?

«Nel nostro caso il progetto è scaturito in modo naturale dal mood che si respira nelle proposte per la donna. Ossia un po' di frivolezza, un tocco sbarazzino e il gioco leggero della femminilità. Distillare la nostra anima in quella per le collezioni junior non è stato difficile. Piuttosto è complicato rispettare tutte le normative cui bisogna attenersi quando si maneggiano prodotti relativi all'infanzia. E noi lo facciamo con scrupolo».

Quali sono i best-seller di Twin Set Junior?

«Più che di capi parlerei di concetti vincenti: per esempio i pizzi, un vero must sia per la donna sia per la bambina, le fantasie floreali dal micro al macro, le stampe stilizzate. E prima fra tutti le rose e i cuoricini che sono parte fondamentale del nostro codice stilistico».

Parliamo del carattere delle vostre bambine...

«Sono romantiche ma nello stesso tempo contemporanee e mai stucchevoli. Amano i contrasti e la dialettica che scaturisce dall'accostamento di abiti ricamati e pezzi grintosi di anima casual-sport come i parka e i piumini camouflage. Questo, nel linguaggio dello stile, lo potremmo definire minimalismo, ma alla nostra maniera, evidente soprattutto nei volumi asciugati. Emblematico è l'outfit composto da gonnellina a pieghe in fresco di lana portata con pull a V con ricamo allover di paillette e cuoricini».

Una svolta?

«Il mondo active tradotto in proposte perfette per il daywear ci ha portati a utilizzare materiali nuovi e performanti diversi dai consueti. Vedi il neoprene leggero. Ma lo abbiamo personalizzato con accostamenti di jacquard a rose stilizzate».

Con quali colori tingerete il prossimo inverno?

«Non abbiamo proposto il nero - sarebbe stato troppo facile ma anche poco ottimista - abbiamo scelto invece accostamenti più sofisticati, per esempio il bon ton del verde muschio di gusto militare con il rosa petalo; per il baby il pompelmo rosa e il mastice mentre per le neonate lanciamo con la capsule dedicata alle feste, uno spumeggiante rosso scarlatto. Quale colore potrebbe esprimere meglio l'amore e la straordinaria gioia che si sprigionano quando arriva un bambino?»

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