Cronache

Sfregio del trapper agli agenti: li irride e urina sui loro verbali

Il trapper era divenuto tristemente noto a dicembre per essere salito su alcune auto dei carabinieri a Napoli e aver sputato e rovesciato birra sulle vetture

Sfregio del trapper agli agenti: li irride e urina sui loro verbali

Il 23enne trapper lombardo Jordan Jeffrey Baby, al secolo Jordan Tinti, torna sotto la luce dei riflettori per una serie di azioni alquanto discutibili condite da minacce, insulti e promesse di nuove intemperanze contro le forze dell’ordine.

Il giovane dal volto tatuato era diventato tristemente noto lo scorso dicembre quando, trovandosi a Napoli per promuovere un suo disco, era salito su alcune auto dei carabinieri parcheggiate nei pressi del Comando provinciale di piazza Carità e aveva sputato e rovesciato un bicchiere di birra sulle stesse vetture.

Ma nelle ultime ore, se possibile, il cantante ha compiuto anche di peggio. Forse in cerca di notorietà, il ragazzo si è reso responsabile di altri gesti profondamente offensivi contro gli uomini in divisa. Questa volte a Pordenone. Come riporta Il Gazzettino, la vicenda ha avuto inizio nel bed&breakfast dove il trapper alloggiava. Il 23enne aveva portato una persona nella sua stanza, violando il regolamento della struttura. A quel punto è intervenuta la polizia che, dopo un controllo, ha scoperto nella stanza poco più di 2,5 grammi di hashish.

Il giovane, così, è stato condotto in questura dove gli è stato notificato un verbale. Una volta rilasciato, ha colto la palla al balzo e, per un po’ di visibilità, ha iniziato a pubblicare una serie di storie su Instagram lanciava insulti e minacce un po' contro tutti. ''Il b&b si è preso una piotta per una stanza e mi hanno fatto sfrattare da un'irruzione degli sbirri. La prossima volta che salgo in piedi su una gazzella non chiedetemi il perché'', è una delle frasi gridate dal 23enne. Ma in un delirio di folle esaltazione è passato subito all’azione. Davanti all’obiettivo dello smartphone, il giovane ha iniziato a urinare sui fogli del verbale, in cui i nomi dei poliziotti che l'avevano redatto erano ben visibili.

Il questore di Pordenone, Marco Odorisio, ha deciso di consegnare al trapper un foglio di via dalla città per i prossimi due anni. Jeffrey Baby non si è scoraggiato tanto che, appena uscito per la seconda volta della Questura, ha pubblicato una nuova storia: ''Ooooh, certo che siamo in un paese di asini: diffidato da Pordenone, raga, mi dispiace ma non suonerò live in questa città perché ho preso un anno di diffida per ogni grammo di fumo. Non diffidi un Jeffrey, ormai sono comunque in tutta Italia''.

E poi, in un gesto di sfida, ecco che al verbale di diffida il trapper riserva altra urina.

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