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Porta Nolana e piazza Garibaldi: il "biglietto da visita" di Napoli

Le zone di Porta Nolana e di Piazza Garibaldi sono il primo impatto con Napoli per chiunque arrivi in città in treno. E incarnano tutte le contraddizioni di questa capitale decaduta

Porta Nolana e piazza Garibaldi: il "biglietto da visita" di Napoli

Le zone di Porta Nolana e di Piazza Garibaldi sono il primo impatto con Napoli per chiunque arrivi in città in treno. La stazione rende fin da subito evidenti le contraddizioni di questa magnifica e teatrale capitale decaduta. La stazione di Piazza Garibaldi è il terminal di tutti i treni ad alta velocità che arrivano in città. L’attuale stazione venne costruita fra il 1963 e il 1972.

La stazione dei treni

L’enorme piazza che le sta davanti fu costruita demolendo la vecchia stazione ottocentesca e facendo indietreggiare la nuova stazione di molti metri. La linea costruita negli anni Venti per andare a Pozzuoli oggi fu trasformata nella linea due della metro (guarda le foto).

Purtroppo rimane solo qualche rudere, in imminente pericolo di crollo, della stazione di partenza della prima linea ferroviaria della penisola italiana, la Napoli-Portici. La stazione fu costruita nel 1839 dalla Bayard per volontà dei Borbone. Fu gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1943, in particolare dall'esplosione della nave Caterina Costa. La nave, che era stata requisita all’armatore dalla Regia Marina, il 28 marzo del 1943 si trovava ormeggiata nel porto della città, vicino a Sant’Erasmo, carica di materiale bellico destinato alle forze armate italiane dislocate in Tunisia. A bordo vi erano 790 tonnellate di carburante, 1700 tonnellate di munizioni, carri armati, alcune centinaia di militari italiani e tedeschi. Verso le 15 si sviluppò a bordo un drammatico incendio per cause ancora ignote. Tre ore dopo la nave esplose. Il molo sprofondò e secondo le cronache dell’epoca, “tutt'intorno un gran numero di edifici furono distrutti o gravemente danneggiati. I rimorchiatori Cavour e Oriente furono investiti dallo scoppio e affondarono, mentre parti roventi di nave e di carri armati furono scagliate a grande distanza, finendo in via Atri e piazza Carlo III. Altri frammenti raggiunsero piazza Mercato e il Vomero ed altri ancora incendiarono la stazione Centrale. Ci furono oltre 600 morti e 3.000 feriti”.

La stazione Bayard subì ulteriori crolli durante il terremoto dell’Irpinia e da allora versa in totale abbandono. In tutto il mondo, la prima stazione dei ferroviaria di un paese, sarebbe piena di visitatori, a Napoli non crolla ancora solo perché tenuta in piedi da qualche rampicante.

I problemi

Fuori dalla stazione, soprattutto sul lato destro della piazza, ancora interessato dai lavori per il parcheggio di Grandi Stazioni, vi è da decenni un notevole degrado che accoglie chi arriva in città. Parcheggiatori abusivi minacciano, soprattutto di notte, chi non paga. Inoltre i commercianti e i proprietari degli storici bar della zona lamentano che nei pressi dei cantieri ci sono tantissimi borseggiatori. I malfattori approfittano delle strettoie create dai lavori per il parcheggio per sfilare dalle tasche portafogli, cellulari e macchine fotografiche. Capita anche che tentino noncuranti di vendere la refurtiva ai passanti. La piazza sembra divisa in due. Il lato sinistro infatti, è tenuto molto bene e sembra una piazza svizzera. I passanti possono andare dalla stazione direttamente alla nuova linea della metro1 attraversando la galleria commerciale sotterranea. La nuova stazione fa parte delle stazioni dell’arte ed è davvero bella e sicura. Il lato destro, più interessante per la presenza di caffè e pasticcerie storiche, è lasciato a se stesso, in attesa che i cantieri finiscano.

I caffè e le pasticcerie

Napoli è la città che ha fatto del caffè il suo simbolo. Dagli anni sessanta, appena arrivati sotto il Vesuvio, è tradizione andare prendere un caffè da Mexico, a pochi metri dalla stazione sul lato destro.

Uno degli altri simboli di Napoli è la sfogliatella e in vico Ferrovia 1, molto vicino alla piazza, si trova la famosa pasticceria Figli Attanasio. La tradizione vuole che chi parta da Napoli rischi di perdere il suo treno per mettersi in coda e portare un vassoio di sfogliatelle di Attanasio agli amici o alla famiglia che ormai non vive più in città.

Il mercato di Porta Nolana

La zona di Porta Garibaldi nasconde un segreto ben custodito, lo splendido mercato di Porta Nolana.

La porta fu costruita nel XV secolo da Giuliano da Maiano per sostituire quella di Forcella edificata in epoca precedente nelle vicinanze della Basilica dell'Annunziata, ormai non più funzionale. Fu chiamata così perché la strada che vi passava sotto portava a Nola.

La porta è inglobata tra due torri dette Torre della Fede (o Cara Fè) a sud e Torre della Speranza a nord.

Nei pressi delle torri vi è il magnifico mercato di Porta Nolana, dove si può comprare ottimo pesce fresco, verdure, selle in cuoio e tanti altri prodotti. Si tratta di un luogo che ha completamente conservato il suo fascino popolare e che dovrebbe essere maggiormente tutelato. È una zona ideale dove venire a mangiare il pesce o la cucina popolare. Qui poi si viene durante le feste natalizie per comprare il capitone e il baccalà, piatti molto importanti nella tradizione natalizia locale.

Il mondo che si incontra a Porta Nolana è quello che si vedeva negli antichi presepi del settecento.

A Napoli il tempo sembra essersi fermato.

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