Cronache

Processo Corona, la difesa chiama 190 testimoni: c'è anche Belen

L'ex fotografo dei vip è in carcere con l'accusa di intestazione fittizia di beni. La sua storica collaboratrice Francesca Persi si trova ai domiciari

Processo Corona, la difesa chiama 190 testimoni: c'è anche Belen

Le strade di Fabrizio Corona e Belen Rodriguez si potrebbero incrociare nuovamente. I difensori dell'ex fotografo dei vip ha infatti chiamato a testimoniare 190 persone, tra cui la showgirl argentina, la sorella Cecilia, altre ex fidanzate e "tutte le persone che conoscono bene Fabrizio e che hanno lavorato con lui".

Un lungo elenco di nomi a cui si aggiungono una decina di persone, chiamate alla sbarra dal pm Alessandra Dolci, titolare della pubblica accusa nel processo che vede l'ex fotografo e la sua storica collaboratrice Francesca Persi accusati di intestazione fittizia di beni per gli 1,7 milioni di euro trovati nel controsoffitto della casa della donna e altri 840 mila euro depositati in due cassette di sicurezza di due banche di Innsbruck, in Austria. La tesi dei difensori di Corona è che quei soldi siano "di provenienza assolutamente lecita" e siano stati guadagnati da Corona con le serate in discoteca, le ospitate e le inaugurazioni di locali di tutta Italia. E per provarlo convocheranno in aula amici, collaboratori, ex compagne di Corona, oltre a tanti gestori di locali che ricostruiranno davanti ai giudici della prima sezione penale di Milano date e cifre versate all'ex re dei paparazzi per la sua presenza alle serate.

Un lavoro titanico, quello che si prefigge di fare la difesa di Corona, ma necessario, perché "ciascun teste dovrà riferire su uno specifico episodio di dazione di denaro a Corona", ha spiegato in aula l'avvocato Sirotti. I gestori dei locali, tra l'altro, per la difesa di Corona, avrebbero stretto accordi con le società dell'ex re dei paparazzi, la Fenice srl, poi fallita, e la Athena Srl. Dettaglio importante, perché l'ex fotografo dei vip per i suoi legali non avrebbe percepito compensi nel periodo in cui era sottoposto a misure di prevenzione, senza l'autorizzazione del Tribunale.

Nel corso dell'udienza di questa mattina, durata circa un'ora, sia il pm Alessandra Dolci che i legali di Corona hanno chiesto di acquisire alcune intercettazioni e dei documenti, tra cui le dichiarazioni dei redditi del fotografo, accusato anche di evasione fiscale. "Abbiamo dimostrato che le tasse sulle somme" al centro del processo "sono state tutte pagate, compresa l'Iva", ha precisato l'avvocato Luca Sirotti. Entro fine marzo, poi, verranno versate anche le imposte relative ai contanti trovati nel controsoffitto di Francesca Persi, che per i difensori sarebbero parte degli incassi della Fenice Srl, società di Corona poi fallita, e sarebbero antecedenti al 2012.

"Abbiamo anche nominato due consulenti - ha precisato l'avvocato Chiesa - un perito numismatico e il dottor Perini, che è un noto fiscalista, che farà una ricostruzione in aula e dirà che le società hanno pagato 9 milioni di euro dal 2008 a oggi". "Vorrei anche sottolineare che il pm di questo processo, la dottoressa Dolci, non è della Dda di Milano" che ha avviato le indagini su Corona, ha sottolineato il legale, e "la presenza della Dda verteva sulla presunta presenza illecita del denaro" trovato a Corona, soldi che per i difensori invece sono stati guadagnati da Corona con le sue ospitate. "È nostro dovere verso i nostri assistiti - ha aggiunto - dimostrare la provenienza assolutamente lecita di questo denaro". Corona, che è ancora detenuto nel carcere di San Vittore, ha assistito all'udienza seduto accanto al suo team di difensori.

Qualche fila più indietro, invece, sedevano la sua storica collaboratrice Francesca Persi, che è ai domiciliari, e la fidanzata Silvia Provvedi del duo Le Donatella.

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