Cronache

Un prof su tre bocciato: scuole pugliesi a rischio

Profonda delusione per chi aspirava alla cattedra in Puglia: ci sono più bocciature che promozioni. Risultati negativi soprattutto per le classi dell'infanzia e la primaria

Un prof su tre bocciato: scuole pugliesi a rischio

I numeri parlano chiaro. Il maxi concorsone sulla scuola ha lasciato numerose cattedre scoperte. Repubblica accende i riflettori sui dati della Puglia: su 600 aspiranti professori di italiano per le scuole medie e superiori, infatti, c'erano 487 posti a disposizione. Ma il problema è che solo 229 candidati sono stati ammessi alla prova orale. A conti fatti neanche la metà delle cattedre da coprire. Non è la prima volta che succede, lo abbiamo già visto in altre regioni. Ogni volta, però, è un caso che colpisce.

In Puglia complessivamente c'erano 4mila cattedre a disposizione, con più di 11mila candidati. Il test, com'è noto, era digitalizzato, con otto domande, di cui due in lingua straniera, sei quesiti a risposta aperta e due chiusa. Due ore e mezzo di tempo per completare il tutto. Passato più di un anno si scopre che i test non sono andati molto bene. Più o meno in tutte le cattedre. Vediamo ad esempio "filosofia e scienze umane": sui 50 che si sono presentati per la prova scritta solo 10 hanno potuto presentarsi per l'orale. Malissimo le prove per la lingua inglese: su 265 che si sono presentati, per coprire 126 cattedre, sono stati ammessi all'orale solo 68 persone. Risultati negativi soprattutto per le classi dell'infanzia e la primaria.

I componenti delle commissioni di esame, accusati di essere stati troppo severi, replicano così: "Sull'infanzia e sulla primaria, dove bastava come titolo in vecchio diploma magistrale e non serviva l'abilitazione, il livello era basso e tra i candidati c'era gente che si era da anni allontanata dal mondo della scuola.

Abbiamo trovato perfino compiti in bianco o candidati cinquantenni che avevano difficoltà a svolgere la prova al pc".

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