Sgarbi quotidiani

Quegli stipendi Messi meglio dei vitalizi

Quegli stipendi Messi meglio dei vitalizi

Le difficoltà di molti nel trovare lavoro e gli stipendi spesso insufficienti di chi ha capacità e merito come buoni insegnanti, buoni medici, lavoratori dipendenti, spiegano il successo delle proposte per i tagli alle pensioni alte e ai vitalizi, iniziative benemerite che ottengono un facile consenso e che investono anche la sfera morale. Ma, per una specie di ipnosi collettiva, le polemiche su stipendi e pensioni non toccano il mondo dello sport, dove il merito atletico viene compensato in modo assurdo rispetto al merito intellettuale e alle capacità. Il punto di massima disistima è toccato dalla politica ma trovo inconcepibile che, senza alcuna polemica, Lionel Messi abbia un ingaggio superiore ai 20 milioni di euro all'anno per i prossimi cinque anni e che si avvii a guadagnare 39 milioni netti che corrispondono a 98.890 euro al giorno.

Di Maio si agita per i vitalizi di 5mila euro, quando Graziano Pellè li guadagna in meno di tre ore (1.800 euro all'ora). Cristiano Ronaldo ha uno stipendio annuo pari a 9.296.624,2 euro, pari a un mensile di 774.718,6 euro, pari a un settimanale di 166.011,1 euro, pari a un giornaliero di 25.470,2 euro. Balotelli si accontenta di uno stipendio di 4,5 milioni, e Buffon di soli 4 milioni. Sono cifre indiziarie, ma io non ho sentito mai nessuno agitarsi per questo insulto all'intelligenza garantito da un mercato che crea falsi miti, i cui meriti sono sicuramente eccelsi ma più per l'uso dei piedi che della testa.

In quale logica è possibile che chi gioca con una palla debba guadagnare in modo così scandaloso? Ed ecco gli unici modelli per i ragazzi.

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