Cronache

Quelle voci sul litigio tra il Papa e un cardinale

Il Papa avrebbe discusso con un cardinale: "Ti abbiamo eletto per fare le riforme, non per distruggere tutto"

Quelle voci sul litigio tra il Papa e un cardinale

Papa Francesco avrebbe avuto una discussione con un cardinale o meglio quest'ultimo avrebbe "rimproverato" il pontefice all'interno delle stanze vaticane. La notizia - ovviamente - non ha trovato conferme, ma oltre ad essere circolata sui blog tradizionalisti, è stata ripresa da Tiscali nei giorni passati. "Noi ti abbiamo eletto per riformare e non per distruggere la Chiesa": la testata citata definisce questa frase - che sarebbe stata pronunciata da un cardinale al pontefice - "del tutto inverosimile", ma Stilum Curiae di Marco Tosatti ha scelto di pubblicare questo presunto retroscena. Ma chi sarebbe stato a "rimproverare" il Papa argentino? Fonti rimaste anonime del Il Giornale.it attribuiscono quel virgolettato al cardinale Giovan Battista Re, vicedecano del collegio cardinalizio. Il clima in Vaticano si sarebbe surriscaldato a causa di alcune decisioni che il pontefice argentino sarebbe in procinto di prendere.

Le scelte imminenti

Molte le questioni vociferate in queste settimane: secondo Luigi Bisignani, Bergoglio avrebbe intenzione di non rinnovare l'incarico di prefetto della Casa pontificia a Padre Georg Gänswein, il cui "mandato" risulterebbe scaduto dal 7 dicembre scorso, dopo il rinnovo avvenuto cinque anni fa. Un gesto che rischierebbe di essere interpretato come una sorta di "schiaffo" a Benedetto XVI, cui mancherebbe così un vero e proprio sostegno umano. Un altro uomo di Chiesa che potrebbe "saltare" è il cardinal Sarah, che è attualmente il prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Il porporato africano, esponente della corrente dottrinale più tradizionalista, è stato recentemente corretto da Francesco relativamente ad un'interpretazione del Motu Proprio "Magnum Principium" e come Burke e Mueller - insomma - sarebbe destinato ad essere messo in discussione. Sempre Sarah - infine - ha recentemente pubblicato su Twitter una foto con accanto il Papa Emerito. Alcuni hanno interpretato il gesto come un modo per segnalare la protezione del pontefice tedesco. Panorama - poi - ha rilanciato la notizia per cui il Papa starebbe per cambiare anche il capo ufficio delle cerimonie pontificie: Monsignor Guido Marini, maestro dei riti pontifici sia sotto papa Francesco sia sotto Benedetto XVI, dovrebbe essere sostituito da monsignor Diego Ravelli, che ad oggi è capo ufficio della Elemosineria Apostolica.

Le riforme che mancano

La discussione tra il Papa e il cardinale - quindi - sarebbe avvenuta attorno alle mancate riforme. Solo qualche giorno fa - del resto - un'altra fonte aveva segnalato a IlGiornale.it una serie di questioni rimaste in sospeso nonostante la spinta riformista di Bergoglio. I bertoniani, cioè i cardinali vicini all'ex segretario di Stato Tarcisio Bertone, sarebbero rimasti al loro posto; il C9, cioè il consiglio ristretto di cardinali che si occupa di riformare la Chiesa, avrebbe raggiunto un'intesa di massima su molte faccende, ma non starebbe apportando le novità strutturali sperate; il famoso dossier consegnato da Ratzinger a Bergoglio subito dopo la successione non avrebbe avuto alcun seguito. E ancora, mancherebbe all'appello la riforma delle finanze vaticane, quindi quella dello Ior. Il Papa, va detto per completezza d'informazione, starebbe trovando delle resistenze proprio in una "linea di potere" della Curia. Questo - almeno - è quello che sostengono alcuni, tra cui il giornalista Gianluigi Nuzzi. Secondo altri - infine - i licenziamenti del direttore generale aggiunto dello Ior, Giulio Mattietti, e quello di Milione, sarebbero attribuibili proprio al fatto che Bergoglio voglia disfarsi al più presto dell'Istituto per le Opere di Religione.

La guerra alle chiacchiere

Papa Francesco si è più volte espresso negativamente sulle chiacchiere riguardanti il Vaticano. Proprio pochi giorni fa - poi - il pontefice aveva parlato così ai giornalisti, in occasione del ricevimento dell'Uspi e della Fisc: "Avete un compito, o meglio una missione, tra le più importanti nel mondo di oggi: quella di informare correttamente, di offrire a tutti una versione dei fatti il più possibile aderente alla realtà. Siete chiamati a rendere accessibili a un vasto pubblico problematiche complesse, in modo da operare una mediazione tra le conoscenze a disposizione degli specialisti e la concreta possibilità di una loro ampia divulgazione". Le "chiacchiere" - però - continuano a trapleare.

La divisione della Chiesa sembra essere più forte dei desiderata del pontefice.

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