Cronache

Rigopiano, la telefonata choc tra la Prefettura e il ristoratore

Un ristoratore dà l'allarme, ma una funzionaria della Prefettura non gli crede

Rigopiano, la telefonata choc tra la Prefettura e il ristoratore

Sono passati due mesi dalla tragedia della valanga che travolse l'Hotel Rigopiano causando la morte di 29 persone. Undici quelle sopravvissute e fra queste anche quattro bambini. Una tragedia che sconvolse il mondo intero procurando dolore e sconforto e che tenne l'opinione pubblica con il fiato sospeso fino all'ultimo nella speranza di poter recuperare le persone in vita. Oggi a distanza di due mesi esatti si svolgerà a Farindola (Pe) la manifestazione "Il muro di neve, il fuoco del nostro amore". Una fiaccolata a cui parteciperanno anche i familiari delle vittime.

E oggi emerge l'audio integrale della telefonata avvenuta alle 18.03 tra Quintino Marcella, il ristoratore di Silvi Marina che ricevette l'allarme dal suo cuoco superstite Giampiero Parete, e la funzionaria della Prefettura che lavorava all'Unità di Crisi. Una telefonata surreale. Infatti, dopo tre interminabili minuti di attesa e passaggi telefonici con diversi operatori, Marcella ripete più volte di aver ricevuto un messaggio tramite Whatsapp dal cuoco che gli diceva che l'albergo era crollato e la neve impediva di muoversi, ma niente. Quintino Marcella non viene creduto, sebbene insista più volte. La funzionaria lo rassicura, dicendogli che due ora prima il 118 aveva parlato col direttore dell'hotel e che era tutto a posto.

Insomma, per la funzionaria si tratta di uno scherzo e a un certo punto esclama: "La mamma degli imbecilli è sempre incinta".

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