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La rivoluzione della sinistra: insultare chi dorme

La rivoluzione della sinistra: insultare chi dorme

Chi dorme non piglia pesci. Se ne avvantaggeranno le sardine. Ma rompere le balle a chi schiaccia un pisolino è il punto più basso dell'insulto politico. A sinistra brilla una nuova eroina. Altro che Carola Rackete e Mattia Santori. Grazie ai social network abbiamo scoperto la nuova partigiana del Ventunesimo secolo, colei che ha osato sfidare il barbaro Matteo Salvini. E.L, non pubblichiamo il nome per carità di Patria, è una diciannovenne sedicente artista incompresa e gattara, così si racconta sul suo profilo Instagram. E, forse in nome di questa presunta arte, non si è fatta scappare l'occasione di una foto così ghiotta. Sale sull'aereo e chi si trova come vicino di viaggio? Nientepopodimeno che Matteo Salvini. L'arcinemico di sinistra e sardine, il simbolo di una destra da radere al suolo con la ruspa del politicamente corretto. Dunque cosa fa la temeraria teenager? Gli chiede le motivazioni della sua politica migratoria? Lo interroga sui rubli? Lo accusa di fascismo e razzismo? Gli rinfaccia di avere vellicato il ventre basso del Paese per meri scopi elettorali? Ma va. Aveva a disposizione tutto l'armamentario - spuntato e consunto - della sinistra più snob. Un arsenale di luogocomunismi. Invece no. Lei, con spirito da vera pasionaria social, si immortala in un selfie con un bel dito medio a pochi centimetri dal volto di Salvini. Che dorme. Perché, se fosse stato sveglio, nel pieno delle sue facoltà mentali, il gesto - seppure maleducato - avrebbe avuto un senso provocatorio. Così è solo una stupidata un po' vigliacca. Ma la foto parla chiaro: capo reclinato all'indietro, occhi chiusi ed espressione onirica. Dopo la milionesima diretta Facebook e il miliardesimo comizio anche il Capitano crolla sulla poltrona dell'aereo. E dorme beato, magari sognando porti chiusi, ruspe gigantesche, sondaggi stellari, divise da poliziotto e barattoli giganti di Nutella. Ignaro dell'estrema vicinanza col nemico. Ovviamente la foto fa subito il giro dei social e dei quotidiani on line, rilanciata da una senatrice del Carroccio e poi dallo stesso Salvini. «Che bello viaggiare in compagnia di personcine educate. E poi magari vanno in piazza per combattere odio, violenza e maleducazione», infierisce il leader leghista. D'altronde se prende i voli di Stato lo indagano, se prende quelli di linea lo sbeffeggiano a sua insaputa, non è un buon momento per i suoi spostamenti. In breve tempo la querelle diventa un tormentone. E, difatti, a stretto giro di post(a), la ragazzina chiude il suo profilo Instagram. Errori di gioventù. Il peggio sono i non giovani che le vanno dietro.

Così, se da una parte i sostenitori della Lega si scatenano in difesa del loro beniamino, dall'altra c'è chi esalta il gesto «eroico» della giovane selfista.

Sì, perché in un'Italia ossessionata dai nemici, il nuovo atto rivoluzionario della sinistra è insultare chi dorme.

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