Cronache

Dentro la sala operativa della Questura: "Così abbiamo evitato i disordini"

In tutto quindicimila manifestanti hanno sfilato per le vie della Capitale nel giorno del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. Tensioni e disordini evitati grazie alle attività di prevenzione

Dentro la sala operativa della Questura: "Così abbiamo evitato i disordini"

A pagare è stata la “prevenzione”. Lo ha detto ieri il questore di Roma, Guido Marino. L'azione preventiva delle forze dell'ordine è stata “risolutiva", ed ha evitato che si verificassero tensioni e disordini in una giornata che si preannunciava di fuoco (guarda il video). Quattro cortei, due manifestazioni statiche e ventisette delegazioni di capi di Stato e di governo arrivate da tutta Europa per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. Tutto, a pochi giorni dall’attentato a Westminster Bridge.

Per questo nella sala operativa della Questura di Roma l’allerta era massima. È qui che arrivavano le immagini provenienti dalle 2.100 telecamere, palesi e nascoste, attive già dal 23 marzo e posizionate in ogni angolo della città per monitorare ogni passo dei manifestanti. Quindicimila, in tutto, quelli che hanno sfilato sabato per le vie della Capitale. In tremila, secondo i dati della Questura, hanno partecipato al corteo “Eurostop”, la manifestazione considerata più a rischio, per la possibile infiltrazione di frange violente. Infiltrazione evitata, proprio grazie al lavoro di prevenzione effettuato dalle forze dell’ordine.

Sono state duemila in totale, infatti, le persone controllate dagli agenti. Centoventidue manifestanti arrivati a bordo di pullman provenienti da Venezia e Torino sono stati intercettati alle porte della Capitale e circa 30 di loro, tutti giovani appartenenti all’area antagonista, sono stati rimpatriati con foglio di via obbligatorio. Oltre ai pullman sono state bloccate anche diverse auto ed un furgone. Tra venerdì e sabato sono stati sequestrati, inoltre, dagli agenti di polizia, maschere antigas, spranghe, bastoni, coltelli e stupefacenti e ci sono diverse posizioni al vaglio degli inquirenti.

Per tutta la giornata le immagini delle manifestazioni, riprese dagli agenti posizionati sui tetti degli edifici, dagli elicotteri e dai droni, sono state sotto gli occhi dei dirigenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito, Vigili del Fuoco, Polizia Locale di Roma Capitale, Atac, Aeronautica e 118, nella sala operativa della Questura. È da qui, infatti, che si coordinano le operazioni e gli eventuali interventi. Ed è da qui che, in coordinamento con i funzionari sul campo, si prendono le decisioni. Come quella di “mettere in sicurezza” il gruppo di manifestanti di "Eurostop" che arrivati a piazza della Bocca della Verità si sono staccati dal corteo, facendo registrare qualche momento di tensione. Un’azione di contenimento, spiegano dalla Questura, che si è resa necessaria per tutelare il blocco principale della manifestazione. Una volta ricondotti all’interno del percorso concordato dagli organizzatori, i manifestanti hanno potuto proseguire il corteo fino a piazza della Bocca della Verità e la sfilata anti-europeista si è potuta concludere senza incidenti.

Sui monitor della sala operativa si sono susseguite anche le immagini del corteo del fronte sovranista di Azione Nazionale, a cui hanno partecipato Francesco Storace, Gianni Alemanno e Noi Con Salvini, partito alle 15 da piazzale Esquilino. Anche in questo caso, come per “Eurostop”, numeri di molto inferiori alle aspettative: circa mille secondo la Questura i partecipanti, quando era stata annunciata dagli organizzatori la presenza di cinquemila persone.

Dei famosi black bloc stranieri, infine, neanche l’ombra. Si sarebbe rivelata falsa, infatti, la notizia del fermo di 170 anarchici francesi diffusa nella giornata di venerdì. Il questore, che dalla sala operativa ha seguito per tutta la giornata gli eventi che si sono svolti nella Capitale, a proposito delle notizie del presunto arrivo di anarchici e black bloc stranieri, ha parlato con i giornalisti di un “eccessivo allarmismo”. La giornata però si è conclusa con un bilancio sostanzialmente positivo. Nessun fermo, nessun incidente e un’attività preventiva capillare che ha permesso di bloccare i facinorosi.

Come quelli che avevano nascosto spranghe e bastoni a via Galvani, nel quartiere Testaccio, proprio lungo il percorso del corteo degli antagonisti e che, per fortuna, alla fine non sono riusciti a fare danni.

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