Cronache

Salva Italia, l'Adusbef: multa per antiriciclaggio a nipoti e affittuari

Siete titolari di libretti di risparmio al portatore? Attenzione al saldo o potreste vedervi recapitare una multa di 3mila euro per antiriciclaggio

Salva Italia, l'Adusbef: multa per antiriciclaggio a nipoti e affittuari

Siete titolari di libretti di risparmio al portatore? Attenzione al saldo o potreste vedervi recapitare una multa di 3mila euro per antiriciclaggio. Il monito arriva dall’ Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari E Finanziari (Adusbef) che ha riscontrato una vera anomalia creatasi con il recente decreto "Salva Italia". "I titolari di libretti di risparmio al portatore – ha spiegato Lucio Golino, legale Adusbef - si stanno infatti vedendo recapitare da parte degli uffici antiriciclaggio del Ministero delle Finanze dei provvedimenti sanzionatori dell’ammontare della cospicua somma di 3 mila euro. Motivo? Il loro saldo era superiore al minimo consentito (mille euro). Ora qual è la stranezza di questa situazione? - Il Decreto antiriciclaggio del 2007 – continua Golino - aveva stabilito una soglia consentita di 12.500 euro. Recentemente con vari provvedimenti la soglia di legittimità è stata abbassata ma molte persone non sono state messe al corrente di questa riduzione e quindi si sono ritrovati nel libretto una somma superiore al consentito, senza aver fatto nulla, semplicemente per aver messo sul conto dei soldi, il cui saldo era assolutamente lecito al momento del deposito".

"La legge non ammette ignoranza", potrebbe commentare qualcuno. E a quanto si legge nell’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Elio Lannutti, presidente Adusbef, sembra proprio che anche l’Ufficio antiriciclaggio della Ragioneria territoriale dello Stato di Roma del Ministero dell'Eeonomia e delle finanze la pensi così. Molti titolari di libretti che hanno chiamato in sede, infatti, si sono sentiti rispondere: "ignorantia legis non excusat". C’è un piccolo particolare: la stessa legge antiriciclaggio prevedeva l’obbligo di una preventiva corretta informazione al consumatore. "Banche , poste e assicurazioni – spiega Golino - erano tenute ad informare del fatto che c’era un limite alla soglia di disponibilità, cosa che non è avvenuta. E il Ministero delle Finanze cosa ha fatto? Ha immediatamente mandato i provvedimenti sanzionatori che sono del tutto illegittimi. E’ una cosa veramente indecente, in nome dell’antiterrorismo e dell’antiriciclaggio si colpisce la gente comune". Si, perché a farne le spese e a rivolgersi con preoccupazione all’associazione dei consumatori sono stati per lo più i nipoti cui i nonni hanno aperto un libretto di risparmio come nella più antica tradizione italiana. Anche gli affittuari di case, i conduttori, si sono visti recapitare multe da tremila euro perché i libretti che avevano aperto su disposizione del proprietario della casa, per pagare caparra e pigioni, oggi superano la soglia consentita.

"Ora – conclude Golino - noi abbiamo già fatto una diffida in base alla legge sulla class action alla Pubblica Amministrazione, alla stessa amministrazione delle finanze per bloccare la diffusione, la combinazione di queste sanzioni e stiamo predisponendo un modello di ricorso al giudice di pace.

Non è possibile che una legge antiriciclaggio e antiterrorismo finisca per colpire la gente comune che non ha nulla a che fare con il terrorismo o l’antiriciclaggio, nonostante la legge preveda precisi obblighi a carico di Banche e assicurazioni che sono stati del tutto violati".

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