Cronache

Gli studenti del liceo della docente sospesa in piazza contro Salvini

Gli studenti della scuola della docente sospesa contestano da questa mattina il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Noi siamo qua, cosa dovevi dirci?"

Gli studenti del liceo della docente sospesa in piazza contro Salvini

"La scuola è libera e i balconi pure". "Aprite cuori, menti e porte". "Noi siamo qua, cosa dovevi dirci?". Sono alcune delle scritte sulle lenzuola che campeggiano davanti ai cancelli del Istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III. Si tratta della scuola palermitana dove insegna la docente sospesa dal servizio Rosa Maria Dell'Aria. La scuola si trova a pochi passi dall aula bunker, cuore delle iniziative del ventisettesimo anniversario dalla strage di Capaci. Un sit-in di alunni della scuola e di manifestanti si è formato davanti ai cancelli, così come era successo una settimana fa. "Dopo i proclami dei giorni scorsi, in cui il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato che avrebbe incontrato gli studenti del Vittorio Emanuele III di Palermo, non si presenta all’appuntamento - spiegano gli studenti -. Questo avvenimento ci dà la conferma di quello che era solo una supposizione, cioè che il Ministro Salvini ha fatto una promessa senza di fatto mantenerla, esclusivamente perché è in campagna elettorale. I ragazzi del Vittorio Emanuele III erano aperti e pronti al dialogo, perché il diritto di parola a noi negato, attraverso il provvedimento alla Professoressa Dell’Aria, noi lo riconosciamo a chiunque. Stamattina eravamo davanti alla nostra scuola con un messaggio scritto su uno striscione: Salvini noi siamo qua, cosa dovevi dirci?!, eppure sebbene ci hanno detto a più riprese che il Ministro sarebbe arrivato, non abbiamo visto nessuno". E infine: "Siamo profondamente delusi dall’operato di un adulto che rappresenta le Istituzioni ai più alti vertici e gli chiediamo: che esempio ci stai dando?".

Intanto il vicepremier ha incontrato in Prefettura, insieme al ministro dell'Istruzione Macro Bussetti, l'insegnante sospesa. La docente è arrivata circa nezz'ora prima. I due ministri, a margine delle iniziative nell'aula bunker dell'Ucciardone, avevano definito il provvedimento ingiusto. Davanti alla prefettura, su un balcone, al secondo piano di un edificio, uno striscione con la scritta "Libero pensiero".

Stamattina in aula bunker, Salvini aveva detto: "Io la professoressa non l'avrei sospesa - dice -, però non decido io".

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