Cronache

Scatta lo stop al traffico lungo i Fori Imperiali E Roma piomba nel caos

Residenti e commercianti contrari al progetto della pedonalizzazione dei Fori. Il Pdl raccoglie le firme contro lo strappo di Marino

Scatta lo stop al traffico lungo i Fori Imperiali E Roma piomba nel caos

L'ultima auto a passare è stata una Smart. Erano le 5.30 e Silvio Bersani, così ha detto di chiamarsi ai cronisti, per raggiungere la Tor Marancia è passato per Largo Corrado Ricci. Per lui, come per tutti i romani, è stata l'ultima volta. Tra proteste, polemiche e malumori è infatti scattata all'alba la pedonalizzazione dei Fori imperiali: divieto di transito per auto e moto private nel tratto che va da Largo Corrado Ricci al Colosseo. Autorizzati solo bus, taxi, ncc e veicoli d'emergenza. Tra più arrabbiati i residenti e commerciati dell'Esquilino che ieri hanno manifestato contro il progetto della pedonalizzazione dei Fori, unendosi in un comitato fondato ad hoc. “La chiusura di via dei Fori- hanno spiegato i commercianti – comporterà grossi danni economici e il degrado aumenterà come in ogni zona pedonalizzata della Capitale. Il tutto con una spesa che secondo il comitato sarà di poco inferiore ai 20 milioni”. Ancora increduli poi i cittadini che questa mattina si sono visti bloccare il passaggio. "Ma che davvero? Non ne sapevamo nulla. E ora dove tocca andare?" dicono una volta fermati dai vigili. "Siamo impazziti! Sono due volte che faccio il girotondo - si lamenta una signora - Arrivando da via degli Annibaldi mi fanno girare solo sulla corsia di sinistra di via Labicana e non su quella di destra per andare a San Giovanni". "Ci hanno detto che bisogna arrivare fino a via Emanuele Filiberto e poi girare – ha aggiunto un’ altra signora - Ma lì non si può fare! È incredibile qui è un casino. Non si riesce a raggiungere San Giovanni venendo da Colle Oppio".

Scende in piazza contro la pedonalizzazione dei Fori imperiali il centrodestra. A poche ore dalla festa per la limitazione al traffico privato in via dei Fori Imperiali, il Pdl capitolino con il suo capogruppo Sveva Belviso, insieme al comitato “Liberi di scegliere”, ha avviato a Largo Leopardi una raccolta firme certificate per chiedere un referendum consultivo. “Siamo qui per dire no a quella che è una finta pedonalizzazione, mentre i disagi che subiranno i cittadini saranno veri. Finta perché continueranno a passare mezzi pubblici, taxi, Ncc. Quindi nessun romano o turista potrà fruire liberamente dell'area. Inoltre, i soldi per questo progetto non c'erano e sono stati deviati dai soldi vincolati per la metro C”. “L’interesse – ha affermato poco fa la Belviso - per Liberi di scegliere, il comitato nato per opporsi alla finta e dispendiosa pedonalizzazione dei Fori voluta da un sindaco tutto immagine e poca sostanza, sta andando al di là di ogni previsione”. A sostenere l'iniziativa anche Fratelli d'Italia e il comitato “Trappola per Fori” che raccoglie 30 comitati di residenti e commercianti del I Municipio. “Aderiamo a questa iniziativa - ha spiegato Stefano Tozzi, capogruppo Fdi Municipio I - perché siamo stati i primi a chiedere un referendum e ci facciamo promotori della raccolta firme”.

La pedonalizzazione dei fori, infine, non convince neanche il presidente di Confocommercio di Roma, Giuseppe Roscioli che ha spiegato come “questa operazione porterà danni economici agli operatori commerciali che potrebbero essere costretti a tagliare ulteriori posti di lavoro”. “Certamente – ha affermato Roscioli – in un momento di crisi come questo nel quale Roma ha altre e più importanti emergenze non credo che la pedonalizzazione fosse l’emergenza numero uno. Il Comune è senza fondi e poi vuole realizzare un’operazione che certamente non sarà a costo zero e non porterà alcun risultato. Perché dobbiamo uscire dalle ambiguità: i Fori non saranno completamente chiusi. Lo saranno solo per i bus turistici- e il turismo dovrebbe essere il motore di questa città- e alle auto private.

Per tutto il resto rimarrà uguale com’è ora”.

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