Cronache

Sciolti cinque Comuni calabresi e campani: infiltrazioni mafiose

Tra i consigli comunali sciolti dal Consiglio dei ministri c'è anche Casal di Principe. Nella località del casertano da 20 anni nessuna amministrazione ha concluso il proprio mandato

Sciolti cinque Comuni calabresi e campani: infiltrazioni mafiose

Il Consiglio dei ministri ha sciolto per infiltrazioni mafiose cinque consigli comunali tra Campania e Calabria. Si tratta di Castelvolturno, Casapesenna, Casal di Principe (tutti in provincia di Caserta), di Mileto (Vibo Valentia) e Bagaladi (Reggio Calabria).

Castelvolturno e Casal di Principe sono da sempre località al centro delle lotte tra clan camorristici. Il secondo, in particolare, ha già avuto tre consigli comunali scolti per camorra dal 1991. Il primo avvenne il 30 settembre del 1991, quando il Comune era guidato dall’ingegnere Alessandro Diana. Il 23 dicembre del 1996, fu indagato l'allora sindaco Vincenzo Corvino, ritenuto un fiancheggiatore dell’ex primula rossa Antonio Iovine detto o' Ninno. Negli ultimi venti anni comunque nessuna amministrazione a Casal di Principe ha concluso il proprio mandato e ha superato i due anni di vita prima di subire lo scioglimento.

Nel paese dovevano esserci anche le elezioni amministrative, il 6 e 7 maggio, ma a breve verrà nomitato un commissario.

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