Cronache

'Se non battono, nuotano'. Bufera sul leghista per il post sulle "sardine nere"

Il segretario cittadino della Lega di Cremona si dimette dopo il post offensivo sulle "sardine nere"

'Se non battono, nuotano'. Bufera sul leghista per il post sulle "sardine nere"

Il post del segretario della Lega di Cremona e consigliere comunale, Pietro Burgazzi, sta scatenando una bufera. Il leghista aveva condiviso una foto (ora rimossa) di un gruppo di ragazze di colore in un corteo delle "sardine nere" con scritto: "Quando non battono, nuotano". Una frase che ha provocato la reazione delle altre forze politiche, dal Pd al M5S, e che alla fine ha costretto Burgazzi alle dimissioni.

Le reazioni politiche

Uno dei primi a reagire è stato il sindaco cremonese dem, Gianluca Galimberti: "Quello del consigliere Burgazzi è un commento che offende tutte le donne innanzitutto, che offende le donne e le persone di colore, che offende chi manifesta pacificamente le proprie idee - ha scritto su Facebook - Dietro a questo commento c'è violenza, c'è brutalità, c'è volgarità, ci sono stereotipi. C'è anche la volontà di ferire senza conoscere" Secondo il primo cittadino è "grave" che "una persona, chiunque sia, possa scrivere così". Ma è "gravissimo" se a farlo è "un uomo delle istituzioni". "Esprimere le proprie idee non corrisponde a esprimere odio - conclude Galimberti - Sbagliato sempre, pericoloso sempre, da condannare sempre. L'odio, e vengo dalla manifestazione a Milano con Liliana Segre, non ha futuro". Duro anche il M5S. Dal Pd invece è arrivarto l'affondo di Roberto Poli, capogruppo in Consiglio comunale: "ll post indecoroso pubblicato su Fb da Pietro Burgazzi risulta doppiamente grave è incompatibile per il ruolo pubblico che riveste quale consigliere comunale - dice a Cremona Oggi - Mi aspetto che si dissocino gli altri esponenti della Lega e le altre forze di centrodestra".

Le dimissioni

Burgazzi, secondo quanto riferito dagli esponenti locali del Carroccio, si è dimesso. Il commissario provinciale, Fabio Grassani, lo ha spiegato in una nota: "Il segretario della sezione di Cremona - si legge - ha sicuramente sbagliato con un commento decisamente inopportuno nel suo post sulle Sardine, un post pubblicato a titolo personale, non certamente a nome della segreteria della Lega".

Il leghista ha pero voluto sottolineare che "i social sono pieni di post ingiuriosi, a volte denigratori e offensivi, e una buona fetta di questi sono rivolti proprio alla Lega, ai leghisti e a Matteo Salvini: non vedo perché a taluni vada apposta l'etichetta di 'mostro', e per altri sia giusto invocare la libertà di espressione".

Commenti