Cronache

"Tr..., vai a pettinare le bambole", insulti alla 16enne arbitro

L'incredibile episodio è accaduto in provincia di Taranto. La ragazzina è stata bersagliata da offese ed insulti per tutta la durata della gara. Amareggiato il padre presente sugli spalti

"Tr..., vai a pettinare le bambole", insulti alla 16enne arbitro

Ancora una volta, il calcio racconta storie negative impensabili. Una ragazzina di 16 anni è stata bersagliata con offese sessiste mentre arbitrava una gara del Campionato giovanissimi regionali nella città di Sava, in provincia di Taranto, tra la squadra di casa, Sava Neos Academy e lo Sprint Crispiano.

Le offese e gli insulti non sono arrivati dai giovani calciatori in campo bensì dai genitori, papà e mamme, presenti sugli spalti. "Vai a farti le unghie, vai a pettinare le bambole" le frasi meno pesanti. Ma gli insulti non si sono fermati lì: "Non capisci un c..., sei una tr..." secondo il più scontato dei repertori sessisti.

Interviene il ministro

Come riportato da Adnkronos.com, la denuncia è arrivata direttamente dal Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora, che sulla propria pagina facebook ha pubblicato un post con la foto di una donna arbitro di spalle e la scritta "Stop al sessismo".

"Ancora offese sessiste ai danni di una ragazza arbitro di 16 anni - scrive il ministro - Stavolta è accaduto in un campetto di periferia nella provincia di Taranto: le offese non sono arrivate dai giovanissimi calciatori che disputavano la gara, bensì dai genitori presenti sugli spalti. Oltre a dare la mia solidarietà alla ragazza, voglio condannare fortemente questa ennesima vergogna, anche e soprattutto perché proviene proprio da chi dovrebbe educare e dare il buon esempio".

L'amarezza del padre

Durante la gara, sugli spalti era presente il padre della ragazza, visibilmente scosso ed amareggiato per quanto accaduto alla figlia. "Le offese sono iniziate già dai primi minuti dal fischio d'inizio, quando una gruppetto di genitori tra cui anche alcune donne hanno cominciato a offenderla invitandola a dedicarsi al mestiere più antico del mondo piuttosto che calcare i campi da calcio - ha scritto in un lungo post su un gruppo Facebook Antonio Abatematteo - sono un arbitro e per esperienza non è una scelta facile. Non lo è per l'uomo arbitro figuriamoci tanto meno per un ragazzina, che ha avuto il coraggio di affrontare una platea così difficile. E' stata brava a restare con la testa nella partita... e non oso immaginare cosa pensasse ascoltando queste offese. Sono anche un padre e nel calcio ho anche un figlio che gioca al calcio...E' la prima volta che assisto ad uno spettacolo così indecoroso. Oggi il calcio è andato a farsi f...", conclude.

Il mister contro il pubblico

Bel gesto, ma che è servito a poco, l'intervento dell'allenatore del Crispiano che al termine del primo tempo è andato a sotto la tribuna per riprendere i genitori dei ragazzi ma anche lui è stato oggetto di insulti che sono proseguiti per tutta la partita.

In una nota ufficiale, la società di casa Asd Sava Neos Academy, ha preso le distanze da quanto accaduto durante la partita, condannando quanto accaduto e assicurando che "gli autori non sono identificabili come tesserati della società".

Bisognerebbe chiedere, ai quei genitori che hanno insultato gratuitamente una ragazzina che arbitrava su un campo da calcio, cosa avrebbero detto, o fatto, se si fosse trattato di loro figlia..

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