Cronache

Spara al cinghiale ma lo manca e uccide un fungaiolo

Tragico incindente nel Savonese: un 25enne cacciatore ha ucciso per errore un 59enne cercatore di funghi tra i boschi di Bardineto

Spara al cinghiale ma lo manca e uccide un fungaiolo

Ha sparato contro un cinghiale, ma l'animale è scappato e il proiettile ha proseguito la sua corsa. Centrando in pieno petto un 59enne che cercava funghi insieme alla compagna a circa 70 metri di distanza.

È successo nei boschi di Bardineto (Savona), dove Roberto Viale di Diano Marina (Savona) è morto davati alla fidanzata, ucciso per errore dal 25enne Luigi Maule.

Come racconta l'Ansa, è stata la compagna del fungaiolo a gridare l'allarme, mentre il primo accorso per i soccorsi è stato proprio il cacciatore, che ha cercato - inutilmente - di tamponare il sangue che usciva dalla ferita. L'uomo è morto in poco tempo e Maule è ora indagato per omicidio colposo.

Secondo i carabinieri, comunque, la grande distanza tra cacciatore e cercatore di funghi impediva al primo di vedere il secondo.

"Bisogna vietare la caccia nei fine settimana", propone l'Enpa di Savona, come riporta il Secolo XIX, "È necessario fare prendere coscienza ai politici amici della caccia che la amministrano, che deve essere ricondotta a modalità meno pericolose. A fronte degli attuali 3885 cacciatori savonesi (in diminuzione) ci sono migliaia di persone che frequentano i boschi disarmati, soprattutto nel fine settimana.

Sono gli escursionisti, i biker, i cercatori di funghi, gli arrampicatori, che hanno il diritto di esercitare la loro attività non pericolosa, almeno per gli altri, senza dover correre rischi di essere feriti o perdere la vita per una pallottola vagante".

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