Cronache

Sparano tra la folla e colpiscono un passante

Due i feriti in un agguato di camorra che si è consumato nel Napoletano. I killer miravano a un pregiudicato, ma per errore hanno colpito anche un anziano.

Sparano tra la folla e colpiscono un passante

Ha rischiato la vita solo perché si trovava sulla traiettoria di uno dei proiettili sparati dai sicari tra la folla. Un uomo di 83 anni, Raffaele D., è stato colpito per errore in un agguato di camorra che si è registrato nella serata di ieri in provincia di Napoli, a Brusciano. I killer avevano un altro obiettivo: Vincenzo Turboli, un pregiudicato di 38 anni ritenuto vicino al clan locale dei Rega, che già a dicembre dello scorso anno, nello stessa zona e in pieno giorno, rimase lievemente ferito in una sparatoria, quella da cui ha preso il via la faida ancora in atto tra la consorteria dei Rega e un altro gruppo malavitoso del posto formato da giovani leve.

I killer sono arrivati nel cuore del piccolo centro cittadino con delle moto – probabilmente due - poco prima delle 18. Incuranti della moltitudine di persone presenti nei negozi, all’esterno di bar e circoletti, hanno premuto il grilletto. Una raffica di proiettili è partita da piazza Guido De Ruggiero e ha finito per lasciare tracce lungo la strada situata di fronte, via Roma. Turboli è stato colpito di striscio a una gamba. L’anziano, invece, è stato centrato all’inguine: anche se le sue condizioni sono risultate da subito più critiche, non risulta in pericolo di vita. Sul luogo della sparatoria sono accorse le ambulanze che hanno condotto i feriti in ospedale.

I carabinieri intervenuti sul posto hanno provveduto a transennare la scena del crimine e hanno eseguito i rilievi: sei i bossoli rivenuti sull’asfalto (guarda le foto e il video).

Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna. Gli investigatori hanno iniziato a scandagliare immediatamente tutto il territorio. Personale dell’Arma ha provveduto a recuperare le immagini delle telecamere di videosorveglianza, sia private che comunali, presenti sul luogo del delitto e lungo il tragitto che avrebbero percorso i sicari.

Dai filmati si potrebbero ricavare elementi in grado di chiarire la dinamica dell'agguato e dettagli importanti ai fini dell'identificazione dei suoi autori.

L'ipotesi degli inquirenti è che la vicenda di sangue di ieri sia inquadrabile nella guerra in corso tra i due clan attivi a Brusciano, una battaglia che stanno combattendo a suon di pistole e bombe per accaparrarsi il controllo degli affari illeciti e in cui questa volta stava per rimetterci la pelle un innocente .

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