Cronache

Stazione spaziale cinese, parla l'esperto: ​"Nello spazio 20mila detriti"

Claudio Portelli, responsabile dell' Agenzia spaziale italiana per lo studio dei detriti spaziali, rassicura: dalla stazione spaziale cinese nessun pericolo

Stazione spaziale cinese, parla l'esperto: ​"Nello spazio 20mila detriti"

Il stazione spaziale cinese Tiangong-1 nei giorni scorsi ha provocato l'allarme della protezione Civile. Un allarme diramato per precauzione, anche se le probabilità che frammenti non bruciati di satellite possano cadere sul territorio italiano è abbastanza bassa. Eppure nello spazio ci sono migliaia di frammenti e detriti che di tanto in tanto entrano nell'atmosfera e rischiano di colpire la Terra.

L'ingegner Claudio Portelli, responsabile dell' Agenzia spaziale italiana per lo studio dei detriti spaziali e il controllo degli asteroidi, in una intervista al Giorno spiega: "Questo modulo dell' agenzia spaziale della Repubblica popolare cinese è l'oggetto più tracciato dagli organi di sorveglianza dello spazio: la massa dell' oggetto desta un po' di attenzione. È lungo dieci metri, quattro di diametro e in più ci sono i pannelli solari. Inoltre al suo interno sono stipati anche elementi che difficilmente possono bruciare". E anche se il 66% dei detriti che non bruciano in cielo di solito cade in acqua, "resta comunque il 34% che possano cadere sulla superficie terrestre".

Ogni anno cade sulla Terra un detrito al giorno (superiore ai 10 cm) ma, spiega Portelli, "si brucia completamente". Il suo ufficio, comunque, ad oggi è riuscitoa vedere e monitorare qualcosa come 20mila detriti. Non male. Per quanto riguarda il satellite cinese, però, non c'è da preoccuparsi: "Ci sono così tanti radar di sorveglianza - spiega l'ingegnere - per cui è in piedi un meccanismo ben rodato con la Protezione civile e con altri attori come la Difesa nazionale, e il contributo di altri Paesi europei. Ci sono alte possibilità che il nostro territorio non venga coinvolto. I radar comunque stanno seguendo, istante per istante, l'evoluzione del rientro del satellite cinese

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