Cronache

Strage di Rigopiano: archiviazione per 22 indagati

Nel corso della tragica valanga avvenuta a gennaio 2017 venne travolto un intero albergo, il bilancio fu di 29 vittime: tra gli indagati vi erano anche 3 ex governatori

Strage di Rigopiano: archiviazione per 22 indagati

Archiviazione per 22 indagati nell'inchiesta per la tragedia di Rigopiano. A deciderlo il gip del tribunale di Pescara Nicola Colantonio. Come si legge dall'agenzia Adnkronos, tra gli indagati, è stata disposta l'archiviazione per gli ex governatori della regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, Gianni Chiodi e Luciano D'alfonso. Il 18 gennaio 2017 una valanga travolse a Farindola, provincia di Pescara, un albergo, provocando la morte di 29 persone all'interno della struttura.

Rigopiano, archiviazione per 22 indagati

Il gip del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, ha disposto l'archiviazione per 22 indagati nell'inchiesta madre della strage di Rigopiano avvenuta il 18 gennaio 2017. Nel corso del drammatico episodio, una valanga travolse una struttura alberghiera provocando la morte di 29 persone. Usciti definitivamente dall'inchiesta anche gli ex presidenti della regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, Gianni Chiodi e Ottaviano Del Turco, la funzionaria della protezione civile Tiziana Caputi e e l'ex sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli. Riguardo i tre governatori regionali, questi erano finiti sotto inchiesta a causa della mancata predisposizione della mappa del rischio valanghe. Secondo una prima versione dell'accusa, tale omissione avrebbe contribuito alla tragedia.

Tra gli ex indagati figura anche il nome di Daniela Acquaviva, funzionaria della prefettura di Pescara. Acquaviva salì agli onori della cronaca, in quanto durante la telefonata con Quintino Marcella (il primo ad aver lanciato l'allarme per quanto stava accadendo) dichiarò: "La madre degli imbecilli è sempre incinta".

Tra gli archiviati anche Andrea Marrone, consulente incaricato per adempiere le prescrizioni in materia di prevenzione infortuni; Carlo Giovani, dirigente della protezione civile; Bruno Di Tommaso, legale responsabile della società Gran Sasso Resort & Spa. Ai 4 ora menzionati sono tuttavia contestate ulteriori accuse. È infatti bene precisare come l'archiviazione riguardi solo alcune ipotesi di reato. Lo stesso discorso vale anche per Daniela Acquaviva: il gip ha archiviato, nel suo caso, un solo aspetto del caso, ma l'imputazione del procedimento Rigopiano bis sul presunto depistaggio permane ancora.

La richiesta di archviazione era stata disposta dal procuratore capo Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia. A ciò si erano opposti alcuni legali dei familiari delle vittime di Rigopiano, ma tale opposizione è stata infine respinta dal dal gip. Di conseguenza in data 3 dicembre 2019 è stata disposto l'archiviazione nei confronti dei 22 indagati. Tra questi figurano i nomi degli assessori succedotisi alla protezione civile: Daniela Stati, Tommaso Ginoble, Mahmoud Srour, Mario Mazzocca e Gianfranco Giuliante. Nel registro degli indagati vi erano, inoltre, Tiziana Caputi (funzionaria della protezione civile), Federica Chiavaroli (ex sottosegretario alla giustizia), Francesco Provolo (ex prefetto di Pescara), Cristina Gerardis (ex direttore generale della regione Abruzzo) ed Enrico Paolini (ex vicepresidente della regione Abruzzo).

L'archiviazione ha riguardato anche i seguenti: Vincenzino Lupi (responsabile 118), Vittorio Di Biase (che ha assurto al ruolo del dipartimento di opere pubbliche fino al 2015), Giovanni Savini (direttore del dipartimento di protezione civile nel 2014), Silvio Liberatore (responsabile della sala operativa della protezione civile) e Antonio Iovino (dirigente del servizio di Programmazione di attività della protezione civile).

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