Cronache

Stupro di Viterbo, Licci ​e Chiricozzi ai domiciliari

I due ragazzi sono accusati di violenza sessuale di gruppo, ai danni di una 36enne. Per loro chiesto il giudizio immediato

Stupro di Viterbo, Licci ​e Chiricozzi ai domiciliari

Tornano a casa Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci. I due ex militanti di CasaPound, che la notte tra l'11 e il 12 aprile scorsi stuprarono una donna di 36 anni in un bar di Viterbo, sono ora agli arresti domiciliari. I due lasceranno il carcere di Mammagialla, dove sono rinchiusi dal 29 aprile scorso.

La decisione è arrivata in mattinata, dopo le richieste dei legali degli imputati: a detta del gip, infatti, non c'è il rischio che i due inquinino le prove e nemmeno quello di fuga e reiterazione del reato. Rischi diminuiti soprattutto ora, che il pm ha chiesto il giudizio immediato per i due presunti stupratori, saltando l'udienza preliminare.

Chiricozzi e Licci, 21 e 19 anni, sono indagati per violenza sessuale di gruppo e lesioni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la notte dello scorso 12 aprile, i due ragazzi avevano conosciuto la 36enne in un bar di Viterbo e, dopo averle offerto qualche drink, l'avevano invitata ad andare con loro a una festa di un circolo privato, l'Old Manners Tavern. Lì, i due avevano brutalmente picchiato la donna e, una volta accertatisi che non potesse reagire, l'avrebbero violentata a turno, per quasi due ore. A riprova del fatto che la donna non fosse del tutto cosciente ci sono le immagini di un video girato dagli stessi assalitori: uno di loro le alza un braccio e poi lo lascia cadere, a peso morto, senza che la 36enne abbia alcuna reazione.

Ma, per Chiricozzi e Licci si sarebbe trattato di rapporti consenzienti.

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