Cronache

Taormina, esponente Lega danneggia murales su Carola Rackete

Un avvocato vicino alla Lega ha cancellato con una bomboletta spray il viso della capitana della Sea Watch 3 comparente in un murales a lei dedicato

Taormina, esponente Lega danneggia murales su Carola Rackete

Il giorno dopo l'approvazione del decreto Sicurezza Bis, il collettivo artistico Tvboy (lo stesso del controverso "bacio" tra Di Maio e Salvini) ha disegnato a Taormina un murales ritraente Carola Rackete (31). Nell'opera la capitana della Sea Watch 3 appare in veste di "Madonna" con tanto di bambino africano indossante un giubbotto di salvataggio in braccio. Sul braccio sinistro Carola ha invece una borsetta di primo soccorso.

L'opera in questione si intitola: "Santa Carola protettrice dei rifugiati". È probabile che il murale in questione non sia stato particolarmente apprezzato dall'avvocato Giuseppe Perdichizzi, esponente della Lega. L'uomo, armatosi di una bomboletta spray, ha danneggiato l'opera d'arte contemporanea cancellando il volto di Rackete e del bimbo. Ma le cose non finiscono qui. Sul graffito di Taormina, l'esponente della Lega ha lasciato un messaggio che recita: "Noi stiamo con lo Stato italiano e la guardia di finanza, gli assassini in galera. Prima gli italiani e chi li difende. Grazie Matteo".

Matteo Francilia, commissario provinciale della Lega di Messina, ha tuttavia criticato aspramente quanto attuato da Perdichizzi affermando: "Potrà essere anche un simpatizzante della Lega, ma nulla lo legittima ad agire in questo modo e soprattutto a nome del partito. La Lega si esprime e si esprimerà sempre attraverso i suoi rappresentanti ufficiali e nelle sedi e nelle modalità opportune, mai legittimerà sterili azioni vandaliche".

Per creare Santa Carola protettrice dei rifugiati, Tvboy si sarebbe ispirato al ringraziamento da parte di Matteo Salvini alla "Beata Vergine Maria" per la precitata approvazione del decreto sicurezza bis.

Il decreto in questione prevede, tra i suoi 18 articoli, multe salatissime nei confronti dei comandanti di ONG che recuperano migranti nel Mediterraneo "in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque italiane" .

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