Cronache

Tredici anni fa l'elezione di Ratzinger al soglio di Pietro

Joseph Ratzinger è stato eletto il 19 aprile di tredici anni fa. Come si svolse quel Conclave. Ecco un retroscena ormai consolidato

Tredici anni fa l'elezione di Ratzinger al soglio di Pietro

Joseph Ratzinger è stato eletto in Conclave il 19 aprile del 2005: tredici anni fa. Dopo solo due giorni di assemblea cardinalizia e quattro votazioni totali.

Benedetto XVI venne scelto come successore di un Papa che poi sarebbe diventato Santo in tempi record. Un "passaggio di consegne" molto complicato data la centralità mediatica, politica e dottrinale che aveva avuto il pontificato di Karol Wojtyla. Com' è stato eletto, però, il "mite teologo" di Tubinga? Le ricostruzioni di questi ultimi tempi hanno svelato un retroscena non da poco: i cosidetti "martiniani", cioè l'ala progressista del Conclave, avrebbero coinvogliato i loro voti sul cardinal Martini solo durante la prima votazione. Dalla seconda in poi, sarebbe stato scelto un secondo porporato per sbarrare la strada al bavarese: l'arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio. Alcuni, dicono i ben informati, sarebbero andati a prendere l'argentino all'aeroporto tanto avevano scommesso sulla sua elezione.

L'arcivescovo di Milano, infatti, avrebbe preso troppi pochi "consensi" (20 voti) per essere considerato una alternativa plausibile a Ratzinger. Ecco, allora, che i sud americani, qualche italiano e qualche europeo (il cardinale tedesco Lehmann e il belga Danneels su tutti) avrebbero cominciato a spingere per quello che anni dopo sarebbe divenuto Papa Francesco. Questi aneddoti sono stati pubblicati all'interno di un diario segreto di un cardinale, che è tutt'ora rimasto anonimo. Bergoglio avrebbe raggiunto un picco di quaranta voti: quelli utili a far sì che Ratzinger non arrivasse alla maggioranza prevista dei due terzi. Sarebbe stato proprio l'argentino, però, a chiedere ai suoi fratelli cardinali di votare in modo compatto per il tedesco. Questa parte finale della ricostruzione è stata in qualche modo confermata da Papa Francesco stesso.

La "marcia indietro" di Bergoglio avrebbe così consentito di sbloccare la situazione e di arrivare alla famosa fumata bianca. Il rischio, per stessa ammissione del pontefice regnante, era costituito dall'elezione di un "papa di compromesso". Un vescovo vestito di bianco, insomma, che andasse bene a tutti e a nessuno. "Nonostante l'azione dello Spirito Santo che agisce nel conclave, in quel momento storico l'unico uomo con la statura, la saggezza e l'esperienza necessaria per essere eletto era Ratzinger", ha dichiarato il Papa in una recente intervista.

La storia (lo Spirito Santo per chi crede) sembra aver imposto la concatenazione tra la strada spirituale dell'argentino e quella del tedesco.

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